Nazionale

Ignoti hanno deturpato la Stella di David nel murale che l'artista aleXsandro Palombo ha dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano

Francesca Galici
Vandalizzato il murale dedicato a Liliana Segre e Sami Modiano

I manifestanti pro-Pal sono scesi in piazza a Udine prima della partita Italia-Israele, con i cartelli che paragonano lo Stato ebraico al regime hitleriano

Matteo Carnieletto
La manifestazione pro-Pal a Udine

Il Presidente della Repubblica Italiana, insieme al suo omologo tedesco, presenti nel Bolognese per commemorare l'eccidio a opera dei nazifascisti avvenuto ottant'anni fa

Lorenzo Grossi
foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica

"Totò è il volto bello della Palermo che non molla". Lo ha detto il parroco della cattedrale di Palermo, Filippo Sarullo, nell'omelia per i funerali di Totò Schillaci, davanti a migliaia di palermitani e al presidente della Figc Gabriele Gravina. "Totò ha trasmesso luce - ha aggiunto - anche attraverso i suoi occhi vivi ed eloquenti, amandovi come figlio, marito, papà, fratello, familiare, parente, amico. Ma in tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle notti magiche, perchè ha fatto sognare l'Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l'affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo; è stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo, tra gente comune, e vive e si distingue nella scena internazionale, anzi mondiale, come campione prodigioso, una leggenda del calcio". Totò è stato "prima di tutto un battezzato, un uomo, un figlio, un fratello, un padre, un marito, un lavoratore, un amico, e da sempre un calciatore, fin da bambino. Totò rappresenta la favola di chi ce l'ha fatta

Roberto Chifari
Palermo ricorda Totò Schillaci
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