Montone color cammello, cappello di lana bianco e occhiali da sole a gocce. L’abbigliamento indossato dal boss Matteo Messina Denaro al momento del suo arresto è diventato di moda sui social media. In tanti, vestiti come il capomafia, hanno postato video di ogni genere su Tik Tok, Instagram o Facebook, richiamando le immagini trasmesse dai telegiornali della cattura del famigerato criminale. Scherzi di cattivo gusto che hanno provocato la reazione indignata di migliaia di internauti. Il parlamentare napoletano Francesco Emilio Borrelli, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato un video che gli è stato inviato da una persona che lo segue dove si vede addirittura un bambino che indossa gli stessi abiti di Messina Denaro
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano hanno osservato un minuto di raccoglimento davanti alla stele di Capaci che ricorda le vittime della strage nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani
Cappello bianco, occhiali scuri, giubbotto in pelle marrone. Le prime immagini di Matteo Messina Denaro mostrano il boss smagrito, sofferente e col volto stanco, conseguenza anche delle terapie medioterapiche a cui era sottoposto per un tumore al colon. Poi è stato trasferito alla caserma San Lorenzo in via Perpignano per le operazioni di indentificazione e da qui portato via per traferito in elicottero in una localita protetta.
Quello di Matteo Messina Denaro non è l'unico arresto avvenuto questa mattina da parte dei carabinieri del Ros nella clinica palermitana dove il superlatitante di Cosa Nostra si trovava per una seduta di chemioterapia. Negli stessi minuti in cui il Padrino veniva bloccato al bar della clinica, i carabinieri hanno bloccato e portato via un altro uomo. Si tratta di Giovani Luppino, proveniente da Campobello di Mazara: siamo nel Trapanese, la zona di provenienza di Messina Denaro. Nel video che pubblichiamo in esclusiva l'arrestato appare come un uomo non più giovane, abbastanza sovrappeso, con un berretto a visiera e un giubbotto. Lo portano via un carabiniere col mefisto e un ufficiale in divisa. Luppino è considerato un fiancheggiatore del boss, probabilmente l'uomo che gli faceva da autista e che lo aveva accompagnato nella visita alla clinica. Si ripete insomma la scena già vista trent'anni fa con l'arresto di Totò Riina, anche lui catturato - e sempre dai carabinieri - insieme al suo autista Salvatore Biondino. E non è da escludere che proprio individuando il fiancheggiatore gli inquirenti siano riusciti a chiudere il cerchio intorno al capomafia.