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Quattro colpi per fare una strage. Terrore in un bar in Argentina dove un uomo ha ucciso il suo legale per poi suicidarsi guardando le telecamere di sorveglianza. La tragedia si è consumata in pochi minuti. Il killer è entrato in una pasticceria affollata di Corrientes, in Argentina. Il locale era pieno, e diversi uomini erano seduti al tavolo per leggere il giornale. L'uomo, Carlos W. Martinez sapeva che il suo avvocato frequentava proprio quel bar. Così lo ha pedinato e ha atteso che si accomodasse in uno dei tavolini del bar. Poi il blitz. Il killer è entrato e ha subito fatto fuoco sull'avvocato. Due colpi alla schiena, poi uno alla testa.

A questo punto, dopo essersi accertato della morte dell'avvocato ha tentato la fuga. Ma a un tratto si ferma e guarda la telecamera di sorveglianza nel locale. Forse comprende che non ha scampo per la giustizia. E così in un attimo decide di rivolegere l'arma verso se stesso e di premere il grilletto. Dopo il colpo anche il killer cade morto accanto al suo avvocato.

Mario Valenza
Entra nel bar e uccide il suo avvocato: poi si spara in testa

Ascoltare e far ascoltare musica è diventato un lusso che pochi esercenti ormai possono permettersi. Solo nel litorale romano quest’anno su 22 locali hanno aperto solo in 4. Il presidente della Confcommercio del litorale romano, Luca Capobianco ci spiega perché far ascoltare musica è diventato così proibitivo

Laura Muzzi
Lo "sciopero" della musica contro l'ennesima stangata
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