In Iran ha vinto la «speranza». Questo il nome della lista dei riformisti guidata dal presidente Hassan Rhouani che si è affermata nelle elezioni di domenica. I riformisti hanno fatto il cappotto a Teheran, con 30 seggi su 30, mentre nel resto del Paese la situazione sembra più equilibrata, anche se la pattuglia di indipendenti eletti in queste zone rafforza l’affermazione dei moderati
L’elettorato ha di fatto premiato l’apertura alla “persiana” (stringere accordi economici con l’Occidente pur congelando l’apparato istituzionale) di Rohani ma a trionfare rimane la “maggioranza silenziosa”
Solo sei anni fa l’Irlanda era sull’orlo della bancarotta. La pesante crisi del 2010, infatti, aveva obbligato il Paese travolto dalla scoppio della bolla immobiliare e dal rischio default, a chiedere 67,5 miliardi in prestito e a varare un pesante piano d’austerity sotto il controllo dalla troika. Anche il tasso di disoccupazione era allarmante: sfiorava il 15 per cento
David Duke, ex capo e membro del Kkk, ha invitato i suoi ascoltatori a votare per Trump e a diventare volontari per la campagna elettorale del miliardario repubblicano
Attaccare Marino è come sparare sulla Croce Rossa ma Crozza è anche questo
Se il risultato sarà confermato nella notte dai dati reali Marcelo Rebelo de Sousa, 67 anni, subentrerà il 9 marzo al capo dello stato uscente, suo ex compagno di partito nel conservatore Psd
Scontata la vittoria dei "sì" al referendum del prossimo 21 febbraio che consentirà al presidente in carica dal 2006 la ricandidatura "infinita"
Il candidato indipendentista trionfa. L'avversario filo-cinese si dichiara sconfitto a urne ancora aperte
Il francese ha dichiarato di voler ricorrere in appello alla sentenza che lo vede condannato a 8 anni. "Ritiro la mia candidatura. Mi devo difendere"