In Lombardia 300 attivisti alla sbarra: sabotaggi, scontri e sommosse per ricattare datori di lavoro
Non solo Milano: la tentata estorsione a Lotito, infiltrazioni tra tifosi della Juve e gli scontri a Genova
La locale di Desio aveva messo le mani sull'albergo di Finale
Una donna è finita ai domiciliari con l'accusa di minacce ed estorsione ai danni di un parroco: pretendeva dei soldi per non mostrare i filmini porno
L’indagine è stata condotta tramite attività istruttorie, intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi di pedinamento
Il pizzo diretto al sostentamento del clan attivo Afragola e Casoria. Il questore: "Lotta alla camorra priorità delle priorità"
A conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Napoli-Direzione distrettuale antimafia, personale del commissariato di Afragola ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 18 soggetti, a vario titolo indiziati di partecipazione ad associazione di stampo camorristica, estorsione (sia consumata che tentata), porto e detenzioni di armi, reati aggravati dalle modalità camorristiche. Le indagini hanno permesso di individuare l'articolazione che attualmente detiene il controllo delle attività illecite tra Casoria e Afragola, comuni a nord di Napoli. Sulla base di quanto è emerso, con le estorsioni si provvedeva al sostentamento della cassa del clan Moccia
Durante l’esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti 18 soggetti ritenuti affiliati al clan Moccia,, personale del Commissariato di Afragola, con il supporto del Reparto Prevenzione Campania e delle unità cinofile antidroga ed antiesplosivo dell’Ufficio Prevenzione Generale, ha effettuato un controllo in un appartamento apparentemente disabitato a Casoria e ha rinvenuto cartucce, hashish, marijuana, cocaina e materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza stupefacente. Inoltre, sono stati trovati guanti da lavoro, 3 cappellini da baseball e 4 pettorine con la scritta “Polizia" simili a quelle in dotazione alla Polizia di Stato
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti
Gli uomini del baby boss gestivano le piazze di spaccio e imponevano il racket ai negozi di generi alimentari