Rifiuto del monopolio monetario statale e libero mercato al centro di "La terza America. Un manifesto" di Ron Paul, interessante pure per noi europei alle prese col fallimento dell'euro Compra l'ebook a 2,99 euro
Contro la crisi la banca centrale Usa ha scelto di finanziare Stato e imprese. Bruxelles e Berlino hanno fatto troppo poco e troppo tardi
Per la banca centrale americana, il pil statunitense sarà del 2,2% nel 2012. Bernanke: "Venti contrari dall'Europa"
Affossate dal pil Usa, le borse europee si attestano attorno al -3%. Dopo l'avvio in sostanziale pareggio e una sbandata con l'intervento del governatore della Fed Ben Bernanke, Piazza Affari riduce i cali. L’indice Ftse Mib cede l’1,59%
Le Borse Ue partono leggermente negative in attesa del discorso del pomeriggio del presidente della Fed, Bernanke e dell'asta da 10,5 miliardi di euro dei titoli di Stato italiani. Piazza Affari è l'unica a essersi portata in territorio positivo: +0,4%. Calo di Francoforte: -2%
Nella prima conferenza stampa della storia della Fed, il presidente non esclude, nel giro di un paio di mesi, di aumentare il costo del denaro, fermo tra lo 0 e lo 0,25%. Riviste al ribasso le stime di crescita 2011 al 3,1-3,3%. Frecciata a S&P sui conti pubblici
La ripresa economica americana sembra essersi rafforzata. Ma la Fed è preoccupata per la tenuta dei conti pubblici. Sebbene migliori il tasso di occupazione, le aziende sono ancora riluttanti ad assumere
La crescita di recente è stata "meno vigorosa" di quanto le istituzioni si aspettassero ma ci sono le condizioni per un’accelerazione nel 2011. Bernanke: "Fed pronta a fare di più se sarà necessario". Barroso: "Ue nella giusta direzione per uscire dalla crisi"
La Bce conferma i timori della Fed: "Il pil frena". In Italia l'inflazione cresce dello 0,4%: è il rialzo più alto dal dicembre del 2008. Molto male il mercato del lavoro Usa: disoccupati ai massimi da oltre sei mesi
La Banca centrale americana segna una svolta nella filosofia Bernanke che, dall'inizio della crisi, ha sempre mantenuto basso il tasso di sconto. Spiegano gli analisti: "Strategia di normalizzazione". La Russia taglia di un quarto di punto: 8,50%, minimo storico