jihad

Selfie inneggianti allo Stato islamico in metropolitana e Stazione centrale a Milano. Questo uno degli strumenti di propaganda utilizzato dai due sostenitori dell'Is, arrestati oggi a Brescia con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo. Le immagini della videosorveglianza hanno permesso di documentare le fasi in cui i due scattavano i 'famosi' selfie, che, oltre a riprendere il luogo, erano accompagnati da un biglietto con frasi di minaccia o proselitismo dello Stato islamico

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Selfie jihadista a Milano: la propaganda social dell'Isis

I due sostenitori dell'Is arrestati a Brescia si sarebbero autoaddestrati attraverso la consultazione del manuale 'How to survive in the West'. Ad affermarlo è il procuratore aggiunto del tribunale di Milano Maurizio Romanelli, durante la conferenza stampa relativa agli arresti. Si tratta di una vera e propria “guida del mujaheddin, che contiene regole precise su come deve comportarsi un mujaheddin in territorio occidentale. Questo manuale sostituisce quello che avevamo trovato in precedenza di contenuto analogo con riferimento ad Al-Qaeda. Vengono date tutta una serie di istruzioni, sia sui comportamenti da tenere per passare inosservati e sia sulle modalità per riuscire a perfezionare armi e ordigni artigianali”

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Guida del "perfetto" mujaheddin: l'addestramento

Avevano creato l'account twitter Islamic_State_in_Rom per sostenere lo Stato islamico e istigare il jihad. Tra i luoghi simbolo da colpire: il Colosseo, l'Expo, il Duomo e la Stazione Centrale di Milano. "Siamo nelle vostre strade siamo ovunque"

Sergio Rame
L'Isis progettava azioni in Italia: "Stiamo ovunque"
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