legione straniera

In occasione dell'anniversario della battaglia di Camerone (30 aprile 1863), pubblichiamo, per gentile concessione delle Edizioni libreria militare, un estratto di Je ne regrette rien. Nella legione straniera in Algeria 1957-62. L'opera è stata recentemente tradotta anche in francese, con il titolo di J'étais légionnaire en Algérie

Benito Recrosio Zampa
Il giorno in cui nacque la leggenda della Legione straniera

Il 30 aprile del 1863, 65 soldati della Legione Straniera francese tengono testa a oltre duemila soldati messicani. Al comando c'è il capitano Danjou, e la sua celebre "mano di legno" è destinata a diventare un simbolo leggendario

Davide Bartoccini
Il simbolo della Legione straniera: la mano di legno di Danjou

C’è un indole antica sopita negli uomini è l’istinto al combattimento, alla reazione, alla difesa. Una tradizione che ricorre spesso nella storia europea. Oggi che la pace e il benessere, propri dell’occidente, sono erosi dalla crisi, umana prima ancora che economica, e scricchiolano sotto i colpi del terrorismo internazionale che ha messo la nostra società difronte alla sua inadeguatezza, non deve stupire, se dalla massa, discretamente, si distacchino piccole “cellule impazzite” che decidano, come nel nostro caso, di non arrendersi, alla fatalità “politically correct” e un po vittimista ma si lancino, a loro rischio, in una avventura che molti non esiterebbero a definire folle

Alberto Palladino
"Io, legionario cristiano ​contro lo Stato islamico"
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