Concretizzare il federalismo, sviluppare le aree territoriali secondo vocazione, migliorare l'efficienza, decongestionare Roma. La provocazione per una volta vanta mille ragioni: così lo Sviluppo starebbe a Milano, la Giustizia a Torino, l'Ambiente e la Difesa a Napoli
Il Senatùr inizia la raccolta di firme. La Russa smorza i toni: "Non è importante dove sono, ma quello che fanno". Alemanno: "Così salta l'intesa". Formigoni e i capigruppo del Pdl contrari, ma il premier conferma: "A Milano arriveranno dei dipartimenti"
Polemica tra Milano e Roma. Il Senatùr dichiara di voler trasferire due dicasteri nella "capitale del Nord". Berlusconi conferma. Ma il sindaco di Roma: "I ministeri non si muovono. Ho la garanzia del Pdl e del presidente del Consiglio". Polemico anche il Pd
Il 10 maggio partono le prove Invalsi per le scuole superiori ma studenti e sindacati di base vogliono sabotarli. In una circolare il governo ribadisce la necessità delle verifiche e il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, rilancia: «Dal 2010 i test anche alla maturità».
L'eccessivo controllo nei confronti di un'impresa diventa un illecito disciplinare: le verifiche dovranno essere a cadenza semestrale, unificate e non potranno protrarsi per più di 15 giorni
Seganli di fumo poco rassicuranti dai Responsabili al governo: sei assenti al momento del voto in aula sul Def. Un segnale chiaro al premier di forte malumore per un rimpasto che tarda ad arrivare
Nel 2003-04, quando si trovava al vertice del ministero di Giustizia Castelli rifiutò una sorta di trattativa con esponenti mafiosi che promettevano una pubblica dichiarazione di dissociazione in cambio di contropartite
Il ministro dei Beni culturali: "Constato che dalla sinistra alla destra di Marcello Veneziani la soddisfazione per le mie dimissioni è unanime. Stiano sereni, presto li accontenterò..."
Il ministro dell'Economia scrive al governo invitando tutti i colleghi a ridurre gli stanziamenti per le spese non "obbligatorie e inderogabili". E rilancia: "Tutte le amministrazioni debbono collaborare per fare quadrare i conti pubblici"
Il ministro dell’Ambiente aveva minacciato di lasciare il partito ed entrare nel gruppo misto, dopo aver votato in disaccordo con la maggioranza su una norma in materia di rifiuti. Ora tutto è rientrato. E spiega: "Ho solo sollevato un problema politico"