
È lui, Robin van Persie l'uomo copertina di Feyenoord-Inter, andata degli ottavi di Champions League, in programma oggi pomeriggio alle 18.45 al De Kuip (diretta su Prime). Miglior marcatore della storia della nazionale olandese con 50 gol, tornato in corsa a Rotterdam lo scorso 23 febbraio per guidare il club della città in cui è nato 41 anni fa e dove ha cominciato a giocare. Gli spareggi con il Milan li ha visti in tv, prima di subentrare alla guida ad interim di Pascal Bosschaart. E ora viene il bello con la prima panchina europea.
"È la mia prima settimana qui, ho sensazioni positive: siamo pronti. L'Inter è molto forte, ha concesso solo un gol finora in Champions: difende bene ma è brava pure in attacco, dovremo difendere bene e avere coraggio", ha detto Van Persie alla vigilia. "Un giocatore da togliere all'Inter? Gliene toglierei anche un paio. Sono tutti forti, è un sogno giocare gare di questo livello", ha aggiunto. Di fatto Feyenoord-Inter è diventata la partita degli assenti.
Entrambi i tecnici si ritrovano senza diversi titolari con evidenti falle soprattutto sugli esterni. Se ai nerazzurri mancheranno Carlos Augusto, Dimarco, Darmian e Zalewski anche per gli olandesi le cose non vanno meglio con la fascia destra completamente sguarnita. A nove giocatori fermi, in una rosa già svuotata dal mercato di gennaio, a partire dal neo milanista Gimenez, sè è aggiunta l'assenza di Read, l'ultimo esterno destro naturale squalificato dopo l'espulsione rimediata nel finale contro il Milan.
A complicare il tutto ci si è messo anche il Ramadan. Il Feyenoord ha cinque giocatori musulmani, così come del resto l'interista Taremi, che sembrava in vantaggio su Thuram per una maglia da titolare, ma alla fine dovrebbe sedersi in panchina. Giocare alle 18.45 non è certo un vantaggio per chi deve digiunare fino al tramonto e infatti la stampa olandese si è interrogata in questi giorni sugli effetti che la pratica può avere sulla prestazione dei padroni di casa: "Abbiamo cinque giocatori che osservano il Ramadan - ha confermato Van Persie - e bisogna tenerne conto. Arrivano un po’ più tardi e se ne vanno un po’ prima. Ma non vedo l’ora di questo debutto, anche se pure noi abbiamo degli infortuni: questi ragazzi sono pronti a stupire ancora".
Il pensiero ritorna al 2002 quando Van Persie era all'inizio della sua carriera e si ritrovò i nerazzurri guidati da Cuper in una storica semifinale di Coppa Uefa dove passarono gli olandesi: "Era un Inter fortissima", ha ricordato ancora il tecnico del Feyenoord,"aveva in campo gente come Ronaldo,
Seedorf, Zanetti. Feci un assist, un "trick" alla Zidane e mi infortunai pure, tutto insieme. Con un po' di fortuna passammo noi". Naturalmente in casa Inter si augurano che questa volta le cose vadano in modo diverso...
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