
Dopo gli attacchi arrivati dal Cremlino, Sergio Mattarella è tornato a parlare della Russia. Da Cettigne, in Montenegro, dove ha incontrato il collega Yakov Milatovic, il presidente della Repubblica ha spiegato che "l'auspicio è che la Russia torni a svolgere un ruolo di rilievo nel rispetto della sovranità di ogni stato, è un auspicio che ho sempre fatto nel rispetto del diritto e della carta delle Nazioni Unite".
"Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale" ha aggiunto Mattarella in un altro passaggio, ricordando che da tre anni a questa parta la posizione dell'Italia sulla guerra in Ucraina "è nitida, limpida, chiarissima", ossia "quella dell’invito del ristabilimento del rispetto del diritto internazionale, del rispetto della sovranità di ogni Stato”, piccolo o grande che sia. Mattarella ha aggiunto, a proposito degli impegni bilaterali, che quando l'Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente a inizio degli anni '90, "disponeva nel suo territorio di una grande quantità di armi nucleari. Circa un terzo dell'arsenale nucleare di quella che era stata l'Unione Sovietica era in possesso dell'Ucraina nel suo territorio. Su sollecitazione degli Stati Uniti e della Russia, l'Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleare di cui disponeva, che l'avrebbero certamente messa al sicuro da ogni aggressione e invasione".
Oltre al sostegno che l’Italia con l’Ue e gli Usa hanno assicurato all’Ucraina, Mattarella ha posto l'accento sull'importanza dell'Europa: “L’Unione europea è un insieme di valori che agevola la collaborazione sotto ogni profilo, con una crescente collaborazione per un futuro comune che toglie ed elimina le lacerazioni”. La Nato invece è nata decenni addietro e "ha una storia robusta": per Mattarella "non c'è nulla che può incrinare questo legame, non ho timore. Non vi è pericolo che possa essere incrinato".
Milatovic ha espresso gratitudine per il continuo sostegno di Roma all'entrata del Montenegro nell'Ue. "Noi vogliamo diventare membri entro il 2028 e l'Italia proprio nel 2028 l'Italia presiederà il Consiglio europeo" le parole del presidente montenegrino. Mattarella ha sottolineato che ormai le remore di alcuni Paesi sono state superate e che l'Ue "non sarà completa e realizzata davvero senza questo ingresso”.
“L’Italia è convinta dell’indispensabilità e dell’urgenza dell’ingresso del Montenegro e degli altri Paesi dei Balcani occidentali” mancanti, ha aggiunto il capo dello Stato: “L’obiettivo del 2028 è praticabile. Il Montenegro è in posizione particolarmente avanzata in questo percorso”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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