Ostaggi schiacchiati dalla folla, ira di Israele: "Scene scioccanti". Rilasciati 110 detenuti palestinesi

Assieme a loro cinque cittadini thailandesi. Tutti gli otto ostaggi scortati fuori dalla Striscia di Gaza dalle Idf verso una struttura nei pressi di Re'im

Ostaggi schiacchiati dalla folla, ira di Israele: "Scene scioccanti". Rilasciati 110 detenuti palestinesi
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Una nuova giornata con gli occhi puntati sulla liberazione degli ostaggi in Israele. Hamas, oggi, ha consegnato dapprima la soldatessa israeliana Agam Berger, vent'anni, alla Croce Rossa nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo che ha portato alla tregua attuale. Assieme ad Agam, sarà poi la volta di cinque cittadini thailandesi rapiti il 7 ottobre 2023. L'ufficio del primo ministro ha dichiarato che la sua famiglia è stata informata e che "il governo e tutti gli organi di sicurezza accompagneranno lei e la sua famiglia".

La liberazione di Berger, Yehoud e Moses

Per Berger, Hamas ha messo su un vero show, come accaduto in precedenza: Berger è stata condotta dagli agenti di Hamas verso un palco a Jabalia, nel nord di Gaza, per essere consegnata alla Croce Rossa. La ragazza, vestita con un uniforme militare, ha salutato timidamente la folla prima di essere accompagnata via dal palco verso un veicolo della Croce Rossa. Apparentemente sembra essere in salute.

Intanto, la Jihad Islamica ha diffuso un video di propaganda che mostra l'abbraccio tra Arbel Yehoud (29 anni) e Gadi Moses (80 anni), due degli ostaggi di cui è previsto il rilascio oggi. Yehoud e Moses sono rimasti in ostaggio per 482 giorni. A Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, una grande folla di palestinesi si è radunata per l'odierna liberazione degli ostaggi. Il gruppo terroristico afferma di aver completato i preparativi per consegnare gli ostaggi civili alla Croce Rossa. I media palestinesi avevano da subito riferito che la consegna sarebbe avvenuta all'esterno delle rovine della casa dell'ex leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Younis.

Tutti gli otto ostaggi saranno scortati fuori dalla Striscia di Gaza dalle IDF e condotti in una struttura nei pressi di Re'im per un primo controllo medico. Le famiglie dei tre ostaggi israeliani li attenderanno presso la struttura dell'esercito. Tutti e otto saranno poi trasportati negli ospedali del centro di Israele. Se uno degli ostaggi avesse bisogno di cure mediche urgenti, le IDF lo trasporteranno direttamente in aereo da Gaza a un ospedale nel sud di Israele.

L'assalto della folla

A causa dell'enorme folla di palestinesi intervenuti per salutare la resistenza palestinese e per assistere alla cerimonia di consegna, la prima nel sud della Striscia di Gaza, il palco non ha potuto essere allestito, riferisce al Jazeera, parlando del rilascio degli ostaggi a Khan Younis, dove, a causa della presenza di molte persone di fronte alla casa del defunto leader Sinwar, non dovrebbe essere effettuata alcuna cerimonia. La Croce Rossa ha, intanto, informato l'esercito israeliano che, oltre ad Arbel Yehoud, sono stati consegnati Gadi Mozes e i cinque cittadini thailandesi: Thenna Pongsak, Sathian Suwannakham, Sriaoun Watchara, Seathao Bannawat e Rumnao Surasak.

Israele ha inviato un messaggio di protesta ai negoziatori in seguito alla caotica consegna degli ostaggi alla Croce Rossa all'interno di Gaza: i due sono stati circondati e spinti da una folla urlante a Khan Younis mentre venivano consegnati. "Siamo commossi fino alle lacrime per il ritorno dalla prigionia di Agam Berger, Arbel Yehud e Gadi Moses, insieme ad altri cinque cittadini thailandesi. Le scene dei momenti di orrore durante il loro trasferimento alla Croce Rossa sono state snervanti e insopportabili". Lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog commentando le scene caotiche della folla a Khan Yunis durante il rilascio di Yehud e Moses da parte della Jihad Islamica palestinese.

Le scene caotiche di Khan Yunis dimostrano il "fallimento totale" dello "sconsiderato accordo" con Hamas e "non sono le immagini di una vittoria completa". Lo ha dichiarato l'ex ministro israeliano della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, che ha rassegnato le dimissioni proprio in segno di protesta contro l'accordo raggiunto con Hamas. "Siamo felici ed emozionati per il ritorno dei nostri amati Agam, Arbel e Gadi, ma le immagini orribili da Gaza lo rendono chiaro: questa non è una vittoria completa, è un fallimento totale, in un accordo sconsiderato come nessun altro", ha dichiarato il leader di Otzma Yehudit. "Il governo avrebbe potuto impedire che gli aiuti umanitari raggiungessero la folla assetata di sangue che ha cercato di linciare i nostri ostaggi e schiacciarli militarmente, ma ha deciso di scegliere la via della resa ai mostri. Non è troppo tardi per tornare in sé!", ha aggiunto.

Israele tentenna sulla liberazione dei prigionieri palestinesi

L'ipotesi che circolava era che venisse rilasciato il 65enne Keith Siegel, originario degli Stati Uniti. Ma la mancata liberazione di Yehud, richiesta da Israele per sabato scorso, aveva spinto Tel Aviv a non permettere agli abitanti di Gaza di spostarsi nel nord della Striscia. Decisione poi revocata dopo che Hamas aveva accettato di liberare giovedì alcuni ostaggi oltre a quelli previsti per sabato. La 29enne Arbel Yehoud, cittadina israelo-tedesca, è stata presa in ostaggio insieme al suo fidanzato, Ariel Cunio, dalla loro casa nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. Agam 'Gigì Berger, soldatessa di 19 anni, era stata prelevata da Hamas il 7 ottobre dall'unità di sorveglianza delle Idf presso la base militare di Nahal Oz. Gadi Moshe Mozes, 80 anni, coltivatore di patate, era stato invece rapito dal kibbutz Nir Oz. Si trovava in casa con la figlia Doron e le nipoti Raz e Aviv Asher, poi rilasciate il 24 novembre 2023.

Come contropartita a questi rilasci, Israele ha rilasciato 110 prigionieri palestinesi in cambio dei tre ostaggi israeliani. Non è ancora chiaro se i detenuti rimarranno nei territori palestinesi o se andranno in esilio all'estero. Tra i 110 prigionieri da rilasciare ci sono i noti terroristi Zakaria Zubeidi, Mahmoud Atallah e Ahmed Barghouti, secondo diversi resoconti dei media. Questa mattina, una fonte della sicurezza israeliana citata dai media aveva riferito di aver ricevuto "ordini di livello politico" di ritardare il convoglio di detenuti palestinesi rilasciati dalla prigione di Ofer nello scambio con i tre ostaggi israeliani in seguito al trattamento "scioccante degli ostaggi a Khan Younis". A seguito della richiesta del primo ministro Netanyahu, i mediatori si sono impegnati a garantire agli ostaggi un passaggio sicuro nei prossimi rilasci, sbloccando l'empasse. Il Servizio penitenziario israeliano precisa che sono stati trasferiti in Cisgiordania e a Gerusalemme i detenuti scarcerati dalla prigione di Ofer, in Cisgiordania, mentre altri prigionieri liberati dal carcere di Ketziot, nel sud di Israele, sono stati portati al valico di Kerem Shalom con la Striscia di Gaza.

L'inviato di Trump Steve Witkoff ha, intanto, riferito ai giornalisti a Tel Aviv che un ostaggio americano dovrebbe essere rilasciato domani.

Rispondendo a una domando sugli sforzi per garantire la restituzione degli ostaggi americani, Witkoff ha affermato: "Siamo al corrente di tutto: ne uscirà uno domani". Secondo gli accordi, i prossimi ostaggi dovrebbero essere liberati sabato.

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