
Timidamente. La Juventus ritrova la vittoria e un minimo di morale, rimanendo a meno uno dal Bologna e dal quarto posto: era quanto ci si aspettava dopo il siluramento di Thiago Motta, è quello che è avvenuto dopo l'1-0 contro il Genoa. Pochi gli effetti speciali, ma conta la sostanza: Tudor è stato per di più protagonista all'inizio dell'azione che ha portato al solo gol della partita e per il momento ha messo un freno alla crisi.
Il tecnico croato parte subito con la difesa a tre e la coppia Koopmeiners-Yildiz (più o meno) alle spalle di Vlahovic. Sotto gli occhi di John Elkann allo stadio per la prima volta dall'11 dicembre contro il Manchester City i bianconeri giocano in un ambiente comunque diffidente: poco entusiasmo almeno all'inizio e cori nemmeno troppo gentili (La Juve siamo noi, Rispettate i nostri colori e via di questo passo, compresa l'invocazione per Del Piero) fanno da colonna sonora ai primi minuti di gara. Il Genoa traccheggia palla al piede, con qualche ingenuità di troppo e l'incapacità di pungere davvero, come quando Frendrup ciabatta malamente una conclusione dal limite. Tudor osserva, un po' a braccia conserte e un po' sbracciandosi e mettendo i piedi in campo nemmeno fosse un giocatore: Nico Gonzalez, spostato a destra, è almeno inizialmente tra i più attivi, mentre Yildiz va un po' dove vuole. Il vantaggio arriva appena dopo la metà del primo tempo e vede proprio Tudor protagonista: è lui infatti a consegnare in tutta fretta a Koopmeiners la palla per effettuare il prima possibile una rimessa laterale, poi è Vlahovic a vincere un contrasto che permette a Yildiz di dribblare De Winter e di scaraventare il pallone all'incrocio opposto. Il turco bacia la maglietta, festeggia una rete che mancava dal derby contro il Toro dell'11 gennaio e lo Stadium si rasserena: qualche sbavatura in fase difensiva (con Kalulu subentrato al posto dell'infortunato Gatti) non manca, ma i rossoblù in campo con una maglia celebrativa per i 120 anni del Boca Juniors, omaggio al club argentino fondato nel 1905 da immigrati arrivati dalla Liguria non paiono così pronti a pungere.
Il cartellino giallo per il neo allenatore della Juve inaugura la ripresa: una girata di Pinamonti fa venire qualche brivido alla curva Sud e non solo, Vlahovic spreca una buona chance tra una lamentela e l'altra, Kalulu impegna Leali di testa e si arriva così allo sprint finale: il
Genoa però non è mai davvero pericoloso, la Signora controlla, sfiora il 2-0 con Weah in pieno recupero e Tudor dopo avere lasciato Kolo Muani in panchina può tirare un primo sospiro di sollievo. Per il momento, può bastare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.