Il 30 gennaio di 45 anni fa, nelle strade dei Derry, in Irlanda del Nord, mentre i nazionalisti repubblicani stavano marciando per i diritti civili, il Primo reggimento dei paracadutisti britannici iniziò a sparare contro la folla indifesa, provocando la morte di 14 persone innocenti
La pelle un po’ più chiara. Gli occhi occidentali. I capelli biondi o rossi. Sono i figli di nessuno
Un ordigno è esploso nelle vicinanze di una chiesa nella provincia di Cotabato del Nord, sull'isola di Mindanao, provocando il ferimento di 16 persone
Padre Tom Uzhunnalil, da quasi dieci mesi in mano dei jihadisti, chiede aiuto anche al Papa
TANGAIL – Novanta chilometri dalla capitale Dacca
DACCA – La povertà non c’entra. L’ignoranza neanche. I terroristi che combattono in nome dell’islam radicale in Bangladesh sono i rampolli della borghesia della capitale cresciuti nelle migliori università private. “In passato i jihadisti arrivavano dalle scuole coraniche, ma ora non è più così”, spiega il reporter Ziaul Kabir, autore del libro Militancy & Media, un volume che analizza i link tra terrorismo e mezzi d’informazione
DACCA – “Mi dispiace molto per quello che è successo, non so come sia stato possibile”
SATKHIRA – “Dopo l’attentato dello scorso luglio a Dacca è cambiato tutto, abbiamo molta paura”. Siamo all’interno dell’orfanotrofio dei Padri Saveriani e a parlarci è Melecio Cuevas, giovane missionario messicano arrivato in Bangladesh da nove anni. “Ad agosto un gruppo di persone è entrato nella nostra chiesa e ha messo all’aria tutto”. In quei giorni la tensione è altissima. Le immagini dell’assalto all’Holey Artisan Bakery, nella zona diplomatica della capitale del Paese, sono impresse nelle menti di tutti. Soprattutto in quelle di chi viene considerato “infedele” dai feroci terroristi
SATKHIRA – Dopo i lunghi controlli all’ufficio visti riusciamo a uscire dall’aeroporto