Le immagini di Felice Manti, inviato del Giornale a Palermo, circa la manifestazione della Lega in piazza Politeama. Il popolo leghista è arrivato per sostenere il leader Matteo Salvini imputato al processo Open Arms per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio. Al carcere Pagliarelli, in questo momento, è in corso l'arringa dell'avvocato difensore Giulia Bongiorno. La procura ha chiesto per il ministro la condanna a 6 anni di carcere per aver impedito, nel 2019, per 19 giorni, lo sbarco di 147 migranti. Un primo piano di Salvini e le scritte "La difesa della patria è un sacro dovere del cittadino" e "Colpevole di aver difeso l'Italia", sono stampate sulle t-shirt 'stile wanted' indossate dai parlamentari nazionali, europei e regionali del Carroccio e anche da alcuni militanti del partito mentre in sottofondo viene trasmessa in diretta l'arringa dell'avvocato Bongiorno. In piazza anche i ministri Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli.
"Bring them home", urlano i partecipanti al flash mob organizzato a Piazza San Fedele a Milano. Sono passate le 19 da un pugno di secondi, tra la folla ci sono i membri della Comunità Ebraica di Milano, di Setteottobre, ci sono gli Amici di Israele e the Jewish Agency for Israel assieme all'Associazione Milanese Pro Israele. "Ci sono 125 persone, bambini, ragazzi, donne, uomini, anziani ancora in mano ai terroristi di Hamas. Non dimentichiamoli", ci dice uno dei partecipanti. L'appello di Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano: "Non si sa nemmeno quanti siano gli ostaggi. Rilasciateli". “È un dovere ricordare i rapiti che dal 7 ottobre sono ostaggi di Hamas sotto i tunnel, e per noi giovani ancora di più perché molti di loro sono nostri coetanei e perché noi giovani guardiamo al futuro e fatti come il 7 ottobre non devono più accadere in un mondo civilizzato - dice al Giornale Anna Tognotti, consigliera dell'Unione Giovani Ebrei d’Italia - come Ugei abbiamo organizzato questo flash mob nell’ambito di un programma di sensibilizzazione mondiale, in Italia l’abbiamo già fatto a Roma e Napoli, oggi a Milano e intendiamo continuare in altre città”.
L'inchiesta a Bari evidenzia infiltrazioni mafiose nell'azienda trasporti del Comune e il Viminale ha disposto ispezioni dei commissari. La sinistra e il sindaco dem della città hanno parlato di "atto di guerra". Ma in realtà dietro c'è molto di più
L'aeroporto di Gjadër, a nord dell'Albania, è una zona militare sbarrata ed è uno dei due hotspot individuati dall'accordo tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama