Luca Pavanel

Qui il virtuoso dopo oltre due ore di concerto serrato, senza pause, regala l'ultimo show: un brano molto ritmico che coinvolge il pubblico, il quale ormai conquistato partecipa battendo le mani a ritmo. Un modo, anche, di salutare un "live" che è stato un vero e proprio viaggio alla riscoperta del pianoforte "solista"

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Gran finale col pubblico

Anzovino ha snocciolato, uno dopo l'altro, molti successi della sua carriera, mostrando di essere un autore solido sia come strumentista sia come compositore. Facendo viaggiare il pubblico tra i diversi stili che ha sintetizzato, dalla classica al jazz, passando per il pop e il minimalismo e la musica per il cinema

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Musica e intensità

Remo Anzovino, durante il concerto di ieri sera ai Filodrammatici, si è anche raccontato. Ha spiegato come nascono i suoi brani, i momenti della carriera, i contenuti del suo nuovo album "Atelier". Quindi non solo musica, ma anche dialogo con il pubblico, che così ha potuto conoscere di più il personaggio.

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Una vita al pianoforte

Il pianista Remo Anzovino esegue uno dei brani del suo nuovo album "Atelier", cantando la melodia che suona al piano. Un modo di interpretare che ha precedenti illustri: tra le star che propongono la loro musica in questo modo, c'era anche il leggendario pianista jazz Keith Jarrett

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La voce è melodia

A un certo punto della serata ecco entrare Achille Lauro; insieme a Riccardo Cocciante qui intona la canzone "A mano a mano", proposta a suo tempo anche Rino Gaetano. Una sorpresa, quella del "duetto", che ha animato ulteriormente un concerto durato oltre due ore, un viaggio fatto di trenta brani, un viaggio nella carriera di Cocciante

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Cocciante e Achille Lauro cantano insieme

Ecco Riccardo Cocciante che si avvia verso la fine del concerto di ieri sera cantando uno dei suoi brani più famosi, "Margherita", pubblicato nel 1976. L'anno prossimo dunque il pezzo compirà mezzo secolo. Cocciante durante il suo "live" ha riproposto diverse tappe della sua carriera, altri pezzi memorabili come "Bella senz'anima"

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Cocciante canta "Margherita"

Ecco padre Antonio Pileggi, fondatore e direttore artistico del festival Inner-Spaces, all'Auditorium San Fedele di Milano, racconta il programma della serata. E traccia i profili e i linguaggi dei due compositori elettronici di scena, ovvero gli inglesi Leafcutter John e, nella seconda parte della serata, Lee Gamble, una vera e propria star del genere, noto anche per le sue performance stile "clubbing".

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Padre Antonio Pileggi racconta Inner-Spaces

Un momento del concerto all'auditorium San Fedele di Milano, di ieri sera: sul palcoscenico il musicista Lee Gamble, durante il suo show. L'artista inglese è molto conosciuto per la sua capacità di mescolare avanguardia e musica dance. Nel tempo ha creato un universo sonoro che si spinge oltre i confini della musica elettronica tradizionale. Nel suo live set, Gamble ha presentato elementi di ambient, IDM e sperimentazione digitale.

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Lee Gamble incanta Milano: avanguardia e dance in un live elettronico rivoluzionario
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