I due club milanesi rispondono "picche" alla proposta del sindaco Sala di cedere l'impianto in cambio di 70 milioni di euro: "Troppi deficit infrastrutturali". Attesa per l'incontro chiarificatore tra le parti in programma a Palazzo Marino
Roberto Bordi
A 24 ore dalla scissione renziana, contromossa del segretario Pd Zingaretti che annuncia per ottobre una mobilitazione nazionale. "Saremo nelle piazze e nelle strade, faremo le tessere e ascolteremo con i gazebo per il bene dell'Italia"
Non solo renziani "nazionali" come Pinotti, Guerini, Ascani e Marcucci. A scaricare Renzi sono anche i sindaci che gli devono tutto come Giuseppe Sala e Dario Nardella. Uno di loro usa toni durissimi: "Non si sbatte la porta di casa"
Il senatore Matteo Richetti critico sulle tempistiche dell'uscita di Renzi dal Pd: "Doveva farlo prima. L'appoggio ai 5 Stelle? Aveva lanciato l'hashtag #senzadime"
Nella conferenza stampa pre Atletico Madrid, il tecnico bianconeroha detto che "la Juve non sente la pressione di vincere la Champions League"
Parlando all'assemblea congiunta dei parlamentari M5S, a Montecitorio, Luigi Di Maio racconta di avere ricevuto una telefonata da Matteo Renzi: "Gli ho chiesto di non creare tensioni. Ci è bastato l'altro Matteo"
Ora che ha lasciato il Pd, Matteo Renzi ha tre obiettivi: rafforzare Conte (il governo, non il premier), partecipare alla spartizione delle nomine statali e indebolire Zingaretti. Che, senza di lui, teme un crollo dei consensi
Non è ancora stato scelto ufficialmente come candidato "civico" di Pd e 5 Stelle in Umbria, ma Andrea Fora è già nei guai: la Procura di Perugia lo ha rinviato a giudizio per frode nelle forniture alle mense scolastiche
Dopo 12 anni, Matteo Renzi dice addio al Pd. Lo fa accusando i suoi ex compagni di "fuoco amico", lo stesso che lui ha sparato contro suoi avversari interni al partito. Con cui non si è mai identificato davvero
Non solo Zingaretti. I pezzi grossi del Pd giudicano un errore l'addio di Renzi al partito. Tra loro Pisapia, Gentiloni, il presidente toscano Rossi e soprattutto il ministro Franceschini. Che a un ministro tedesco confessa: "È un big problem"