I bombardamenti sulla chiesa melchita "Nostra Signora dell’Assunzione" hanno danneggiato il luogo e sono costati al parroco la perdita di un occhio e placche metalliche nel braccio
Il melchita Jeanbart critica l'Europa per avere capito tardi la situazione in Siria. "Daesh (Isis)? Non pensano come i musulmani di qui. Non sanno nemmeno l'arabo"
Seguendo la strada che porta ad Aleppo si arriva a un bivio. Da una parte si raggiunge la città, dall'altra si prosegue per Raqqa, la capitale dei territori controllati dallo Stato islamico. Di Gian Micalessin
Dentro quello che rimane della chiesa di Kivork, il simbolo di quello che gli armeni cristiani di Midan considerano il loro nuovo martirio
Interi quartieri della città siriana in rovina, straziati dai colpi di mortaio. Micalessin racconta al telefono cosa rimane di Aleppo, a cui si arriva solo attraverso una strada nel deserto ASCOLTA L'AUDIO
È salito a undici il numero delle persone uccise da barili-bomba lanciati dall'esercito siriano contro una moschea nel quartiere Masaken Hanano di Aleppo.
E' di otto morti il bilancio di una rivolta scoppiata nella notte nel carcere di Aleppo, nel nord della Siria. Secondo il CNS (Consiglio Nazionale Siriano che raggruppa i principali movimenti di opposizione) le guardie carcerarie hanno usato i gas lacrimogeni e hanno sparato sui detenuti "in risposta a un pacifico sit-in di protesta per denunciare la grande ingiustizia di cui sono vittime". Pare che nel penitenziario sia divampato un incendio e gli elicotteri delle forze di sicurezza abbiano sparato sugli ingressi, impedendo l'arrivo dei soccorsi. Si tratta della seconda rivolta in una prigione siriana in meno di una settimana dopo quella a Homs, nel sud, in cui sarebbero morti due detenuti. A cura di Bobomatto