Ecuador

Il presidente ecuadoriano, Daniel Noboa, ha proclamato lo stato di emergenza per stabilire il controllo in tutte le carceri del Paese all'indomani della fuga del narcotrafficante Adolfo Macías, soprannominato 'Fito', evaso domenica 7 gennaio dalla prigione di Guayaquil, e la rivolta in alcune carceri. "È finito il tempo in cui le persone condannate per narcotraffico, omicidio e criminalità organizzata dettavano legge al governo in carica. Abbiamo iniziato ad agire per recuperare il controllo sulle carceri", ha annunciato Noboa alla nazione. Lo stato di emergenza garantisce poteri temporanei all'esercito e alla polizia per 60 giorni, ed è il primo decretato dal neo presidente da quando Noboa è entrato in carica a novembre. Gli ecuadoriani avranno transito limitato, raduni e la polizia potrebbe richiedere l’accesso alle case e alla corrispondenza senza mandato di perquisizione. Sarà in vigore il coprifuoco tra le 23.00 e le 5.00

LaPresse
Ecuador, il presidente proclama lo stato di emergenza

Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, tira le fila del suo 2012 dall'ambasciata ecuadoregna. Ricorda i giornalisti in carcere, denunciando i Paesi poco democratici. E rivela di avere almeno un milione di nuovi documenti pronti per la divulgazione nel 2013

Redazione
Assange: 1 milioni di documenti per il 2013
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