La polemica risale al gennaio del 2017, quando il comandante dei vigili urbani di Biassono postò un’immagine sul profilo Facebook che lo ritraeva con indosso una divisa nazista delle Ss. La foto, unita al contenuto di alcuni post in calce ad essa, alimentò forti polemiche, sfociate in un esposto presentato in procura dall’Anpi: la prima udienza è prevista per il 7 febbraio 2019
La polemica risale al gennaio del 2017, quando il comandante dei vigili urbani di Biassono postò un’immagine sul profilo Facebook che lo ritraeva con indosso una divisa nazista delle Ss. La foto, unita al contenuto di alcuni post in calce ad essa, alimentò forti polemiche, sfociate in un esposto presentato in procura dall’Anpi: la prima udienza è prevista per il 7 febbraio 2019
A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola
Il ragazzo non accettava la fine della relazione con la ex fidanzata. Le aveva scritto: "Sei viva solo perché lo decido io"
I tre ragazzi volevano visitare le stanze dell’ormai abbandonato manicomio di Mombello, quando sono stati raggiunti alle spalle da due coetanei che li hanno minacciati con dei taglierini per poi rapinarli: indagini in corso
Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza ed alle testimonianze di alcune vittime il colpevole è stato individuato. Mentre la gente iniziava a star male ed a tossire lui ed i compagni africani del suo gruppetto ridevano di gusto
Il sudamericano, già noto alle forze dell’ordine a causa di precedenti connessi proprio al traffico di sostanze stupefacenti, è stato fermato dalla guardia di finanza di Genova nel piccolo comune di Biassono: ora dietro le sbarre del carcere di Monza
La tragedia non trova al momento alcuna spiegazione plausibile: in corso le indagini della scientifica e gli interrogatori da parte degli inquirenti a parenti ed amici della coppia. La donna è deceduta nel pomeriggio dopo un intervento d’urgenza
Il ragazzino era stato circondato, minacciato e derubato da 4 giovanissimi africani. Nel tentativo di recuperare il telefono del figlio, il padre dà appuntamento in stazione ai malviventi ma trova la baby gang al completo, pronta a minacciarlo anche con una spranga: fermati solo 4 degli 8 coinvolti nell’aggressione
La ragazza era trattenuta in Pakistan dai genitori che le avevano ritirato i documenti. Aveva chiesto aiuto alla sua vecchia scuola