"Totò è il volto bello della Palermo che non molla". Lo ha detto il parroco della cattedrale di Palermo, Filippo Sarullo, nell'omelia per i funerali di Totò Schillaci, davanti a migliaia di palermitani e al presidente della Figc Gabriele Gravina. "Totò ha trasmesso luce - ha aggiunto - anche attraverso i suoi occhi vivi ed eloquenti, amandovi come figlio, marito, papà, fratello, familiare, parente, amico. Ma in tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle notti magiche, perchè ha fatto sognare l'Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l'affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo; è stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo, tra gente comune, e vive e si distingue nella scena internazionale, anzi mondiale, come campione prodigioso, una leggenda del calcio". Totò è stato "prima di tutto un battezzato, un uomo, un figlio, un fratello, un padre, un marito, un lavoratore, un amico, e da sempre un calciatore, fin da bambino. Totò rappresenta la favola di chi ce l'ha fatta
In occasione del 42° anniversario della morte in un agguato mafioso del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente Domenico Russo, la politica ricorda il tragico evento con una cerimonia commemorativa a Palermo, proprio in Via Carini, luogo dell'attentato. Presente alla commemorazione anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi
Choc a Palermo. L’eurodeputata Francesca Donato non avrebbe avuto notizie del marito da ore e, verso le 11 di stamattina avrebbe provato più volte a chiamarlo senza risposta. Giunta davanti alla vettura ha scoperto che l’uomo era morto
Rissa questa notte in discoteca a Balestrate, in provincia di Palermo. Un 20enne è deceduto poco dopo all'ospedale Civico di Partinico, in seguito alle gravi lesioni subite dopo un'aggressione. Sul caso indagano i carabinieri
Tutti pazzi per Vasco, centinaia di fan attendono il doppio appuntamento di Palermo di giovedì e venerdì in tenda per non perdere il primo posto
Daniela Lo Verde, 53 anni, è nota per essere una dirigente scolastica coraggiosa. A Palermo ha scelto di lavorare in uno dei quartieri più difficili, lo Zen, a contatto con la criminalità organizzata, con la violenza e il disagio sociale. Per la sua attività nell’istituto compressivo "Giovanni Falcone" è stata anche insignita del titolo di cavaliere al merito della Repubblica, un’onorificenza che le ha permesso di ottenere una notevole visibilità a livello nazionale. La preside è finita nelle maglie della giustizia con l’accusa di peculato e corruzione. I carabinieri l’hanno arrestata nell'ambito di una indagine coordinata dai pm della procura europea Gery Ferrara e Amelia Luise. Insieme a lei, ai domiciliari, è stato relegato nella sua abitazione il vicepreside Daniela Agosta.
Motorini e materassi nei cassonetti, appello del presidente della Rap Giuseppe Norata: "Bellolampo è al collasso. Cittadini, aiutateci"