Nel branco che ha abusato delle due cuginette c'è anche un maggiorenne: avrebbe ripreso le violenze col cellulare. La lettera di Don Patriciello alla premier Giorgia Meloni: "Sani illegalità delle case"
La vita dei bambini nel quartiere-ghetto noto per la droga e l'incubo pedofilia. Abbandonati dalle istituzioni anche dopo la tragica morte della piccola Fortuna Loffredo
Il reportage sull'infanzia al Parco Verde di Caivano, noto per lo spaccio di droga e diventato tristemente famoso dopo la morte della piccola Fortuna Loffredo, scaraventata dall'ottavo piano di uno dei palazzi del rione Iacp il 24 giugno del 2014. Le immagini del quartiere-ghetto.
Il Parco Verde è uno dei più grandi quartieri-ghetto di tutta l’area metropolitana di Napoli. Si trova nel comune di Caivano. Al di là dei palazzoni verdi, il 24 giugno del 2014, è stata uccisa la piccola Fortuna Loffredo, di 6 anni, scaraventata dall’ottavo piano di una degli edifici del rione Iacp. Un anno prima il fratellino delle amichette, Antonio Giglio, aveva perso la vita a 4 anni precipitando dallo stesso edificio. Fortuna era vittima di violenze carnali, gli orrori che era costretta a subire sono emersi solo dopo la sua morte. La sua tragica fine ha portato alla luce diverse storie di abusi sessuali su minori, che fanno temere per la presenza di una vera e propria organizzazione di pedofili tra quegli edifici in cui l’unica attività commerciale fiorente è quella della droga. Sono circa 6 mila gli abitanti del Parco Verde. Almeno mille sono i bambini. Cosa è cambiato per loro dopo la morte di fortuna? Come vivono? Siamo andati a vederlo.
Dichiarazione spontanea dell'imputato nel processo per la morte della bimba al Parco Verde di Caivano. Le figlie dell'ex compagna lo incastrano: "Titò è un lupo cattivo"
Tensione davanti al tribunale tra una troupe e i parenti di Raimondo Caputo, accusato di violenze e omicidio