Stupri di Caivano, coinvolto anche un maggiorenne. È caccia ai video

Nel branco che ha abusato delle due cuginette c'è anche un maggiorenne: avrebbe ripreso le violenze col cellulare. La lettera di Don Patriciello alla premier Giorgia Meloni: "Sani illegalità delle case"

Stupri di Caivano, coinvolto anche un maggiorenne. È caccia ai video
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Sarebbe coinvolto anche un maggiorenne negli stupri delle due cuginette di 10 e 12 anni avvenuti al Parco Verde di Caivano, nel Napoletano, lo scorso luglio. Stando a quanto anticipano Il Mattino e La Repubblica, l'adulto attenzionato dagli inquirenti avrebbe ripreso gli abusi col cellulare. Gli investigatori sospettano che il video sia stato condiviso nelle chat di gruppo e poi diffuso in rete. Intanto, dopo il maxi blitz di ieri mattina, Don Maurizio Patriciello ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni affinché provveda a risanare la questione relativa all'occupazione abusiva delle case nel quartiere restituendo gli alloggi ai legittimi proprietari.

Caccia ai video degli stupri

Tre procure - quella dei minorenni, di Napoli Nord e Napoli - stanno lavorando alacremente all'inchiesta sugli stupri avvenuti nell'ex sporting club Delphinia di Caivano. L'obiettivo è quello di individuare tutti i presunti responsabili degli abusi e recuperare i video delle violenze ai danni delle due minorenni. Le attenzioni degli inquirenti sono rivolte ad "almeno un adulto" - precisa l'Ansa - che potrebbe aver avuto un ruolo chiave nella drammatica vicenda, specie per quanto riguarda la divulgazione del filmato. I pm ipotizzano che gli stupri non fossero fine a se stessi ma destinati, forse, ad un circuito clandestino di pedopornografia.

Il blitz

All'alba di Giovedì mattina è scattato un blitz "ad alto impatto" nell'area del Parco Verde. Quattrocento agenti di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza hanno identificato 79 persone, controllato 149 veicoli, sequestrandone 12, e contestato 46 violazioni del codice della strada. Nel corso della maxi operazione è iniziato anche il censimento dei 700 appartamenti del quartiere, molti dei quali risultano occupati abusivamente.

La lettera di Don Patriciello alla premier

A seguito della retata, Don Maurizio Patriciello ha scritto una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni rinnovando l'invito ad aiutare le famiglie "povere ma oneste". "Signor presidente - premette il prete, sotto scorta da quando davanti alla sua parrocchia è stato trovato un ordigno nei mesi scorsi - al Parco Verde, in Caivano, come ha avuto modo di constatare, abbiamo pagato e continuiamo a pagare un prezzo altissimo dovuto soprattutto all'abbandono delle istituzioni e della politica". Un problema serio "che sta terrorizzando tante famiglie, soprattutto dopo gli ultimi blitz - racconta - è il seguente: in questi 30 anni, tante famiglie assegnatarie degli alloggi, non hanno resistito e sono andate ad abitare altrove. Le case, però, non sono ritornate, come era giusto, al legittimo proprietario e cioè il Comune. Tante giovani coppie, con mille sacrifici, a spese proprie, sistemavano la casa e vi andavano ad abitare". "Occorre avere il coraggio, una volta per tutte, di sanare la loro situazione, fare pace con esse, tranquillizzarle. - conclude Don Patriciello - Rassicurarle che non saranno cacciate fuori, e farle rientrare nella legalità. Sarebbe questo un risultato giusto e misericordioso. Eviterebbe tanta inutile sofferenza alla gente onesta e permetterebbe a chi di competenza, di concentrare le proprie forze verso la malavita. Tenga presente, la prego, questa necessaria distinzione. Essa aiuterà il suo governo ad avere risultati concreti e giusti. E le attirerà le benedizioni della gente povera ma onesta".

Il ministro Piantedosi: "Riaffermare la presenza dello Stato"

"Proseguono le operazioni per affermare la presenza dello Stato in un'area troppo a lungo segnata da illegalità e degrado", ha sottolineato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi commentando il maxi blitz di ieri mattina. "Sono interventi che non rimarranno isolati - ha aggiunto - e che si inquadrano in una più ampia e articolata strategia di presidio e controllo del territorio, per garantire ai cittadini maggiore sicurezza e qualità della vita.

Intendiamo rendere sempre più tangibile la risposta delle Istituzioni alla pressione e alle intimidazioni esercitate dalla criminalità organizzata. Ringrazio ancora una volta magistratura e Forze di polizia per l'impegno costante che profondono".

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