5mila cattedre vuote? "Le assegneremo tutte"

La vera sfida di quest’anno è trovare docenti che insegnano materie tecniche e matematica. Il direttore dell’ufficio scolasti­co regionale, Colosio: "Per il 13 settembre sarà tutto a posto". Assunti 686 docenti, ora tocca ai contratti dei precari. 

5mila cattedre vuote? "Le assegneremo tutte"

A meno di due settimane dall’inizio dell’anno scolastico, risultano ancora scoperte 5mila cattedre, tra Milano e provincia. E oltre 10mila in tutta la Lombardia. "Ma entro il 13 settembre sarà a tutto a posto" assicura il direttore dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio. A fargli eco è il provveditore Giuliana Pupazzone: "Salvo qualche piccola coda, per l’inizio della scuola saranno coperti tutti i posti". Oggi sarà completato il primo giro di assunzioni dei prof di ruolo: 686 a Milano e provincia e oltre 1.500 in Lombardia. Un buon numero, ma non abbastanza per scongiurare il rischio della girandola dei supplenti. Nei prossimi giorni cominceranno le chiamate per gli insegnanti a tempo indeterminato. I sindacati lanciano l’allarme: restano vacanti oltre 2mila cattedre, 1.700 posti in organico, 2mila posti per i docenti di sostegno, 98 per i docenti a supporto degli studenti stranieri. E, dulcis in fundo, oltre 3mila posti per il personale non docente. "Per di più - commenta Rita Frigerio, Cisl scuola - il personale che deve essere trasferito non sa ancora nulla. E alle elementari mancano oltre 700 insegnati per poter garantire un tempo pieno che sia realmente tale".
Colosio smorza i toni della polemica e sostiene che nel giro dei prossimi dieci giorni ogni problema sarà sistemato in modo tale che, al suono della prima campanella, tutti siano "ai posti di combattimento". "Respingo qualsiasi allarme catastrofista - commenta il direttore regionale -. Sotto il profilo occupazionale, la scuola è una delle realtà che tengono meglio. Semmai il problema è la qualità dei docenti, ma non la quantità". "Per quanto riguarda gli insegnati di sostegno - puntualizza Colosio - oltre agli 11mila posti in organico, ho chiesto una deroga per coprire altri 500 posti: docenti assolutamente necessari".
Il vero problema da risolvere è la ricerca di alcuni insegnanti "impossibili": non si trovano docenti di tecniche agrarie, informatica, materie elettroniche, scarseggiano quelli di matematica. E, caso clamoroso, in un istituto di Como è rimasta vacante anche la cattedra di italiano e storia: nessun professore si è presentato per avere l’incarico.
Per assegnare tutte le cattedre, assicura il provveditore Giuliana Pupazzone "stiamo lavorando a pieno ritmo, senza sosta. Vogliamo arrivare il regola, per quanto possibile, entro il 13 settembre".
In questi giorni sono in corso gli esami di recupero debiti per gli studenti delle superiori. "Avrebbero dovuto concludersi entro oggi - spiega Colosio - ma ci sono dei ritardi. In ogni caso si concluderanno entro il 13".

E proprio il primo settembre, in concomitanza con le prove, tanti professori andranno in pensione: gli studenti saranno quindi costretti a sostenere la prova con insegnanti che non conoscono, non con quelli che li hanno seguiti (e rimandati) durante l’anno.

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