Abusi in Duomo: si cercano testimoni. "Ci sono video utili"

La prima informativa della Mobile ai pm per le "violenze sessuali di gruppo"

Abusi in Duomo: si cercano testimoni. "Ci sono video utili"
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Si cercano a tappeto i testimoni delle violenze sessuali di gruppo della notte di Capodanno in piazza Duomo denunciate, prima su un giornale locale e nei prossimi giorni alla polizia, da sei studenti belgi, tra cui quattro ragazze. Il fascicolo d'inchiesta è stato formalmente aperto ieri, non appena è arrivata sul tavolo del procuratore Marcello Viola la prima informativa della Squadra mobile. Nel report, che è preliminare, si segnala ai pm che tra i tanti acquisiti dalle telecamere di sorveglianza ci sono alcuni filmati potenzialmente utili alle indagini.

Il fascicolo è stato affidato da Viola al Dipartimento fasce deboli guidato dall'aggiunto Letizia Mannella e in particolare al pm Alessia Menegazzo. Sono gli stessi inquirenti che si sono occupati delle violenze sessuali in piazza del Capodanno 2022. Da quel procedimento sono scaturite condanne fino a quasi sei anni di carcere. Agli atti è finita anche una foto pubblicata dal Giornale il 5 dicembre. Tuttavia quell'immagine riguarderebbe «solo» una rissa e inoltre la posizione non corrisponde a quella indicata dalla studentessa di Liegi che per prima ha parlato delle aggressioni. Su questo la ventenne è stata molto precisa: «L'aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti, all'ingresso della Galleria (dove sono presenti telecamere, ndr), non molto lontano dalla postazione in cui c'erano alcuni poliziotti in piazza Duomo». I quali però non sarebbero riusciti a vedere cosa accedeva, perché la folla e una colonna facevano da scudo agli aggressori. Erano «30-40 uomini nordafricani», hanno circondato il gruppetto di turiste, hanno bloccato loro le mani e le hanno palpeggiate «sopra e sotto i vestiti».

In primo luogo la polizia cerca il «signore italiano» che avrebbe aiutato le giovani molestate e la cui moglie sarebbe stata anche lei palpeggiata. Si cercano poi altri testimoni oculari ed eventuali altre vittime. La Mobile sta analizzando tutti i video disponibili. Sono inoltre stati attivati i canali internazionali per acquisire la denuncia formale delle ragazza che per prima ha raccontato la vicenda e che ha detto che nei prossimi giorni andrà alla polizia della sua città, la sua deposizione e quella dei suoi amici. Di una di loro, quella che ha prenotato l'hotel per la vacanza di gruppo, gli investigatori hanno già il nominativo. La violenza sessuale di gruppo è comunque un reato procedere d'ufficio.

Su quella sera la ventenne belga ha aggiunto: «Tutti siamo stati toccati. Non ci hanno spogliati, non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficile muoversi, c'era moltissima gente». E al programma Dritto e Rovescio ha dichiarato: «Ho provato a reagire, ho tirato calci, ho urlato, ho insultato, anche con le mani ho provato a difendermi». E ha aggiunto: «All'uscita della Galleria (dal lato di piazza Scala, ndr) abbiamo trovato la polizia, un uomo e una donna.

Ho raccontato alla poliziotta cosa ci era successo, in inglese come ho potuto, perché non parlo italiano, e lei, con le lacrime agli occhi, ci ha detto non posso fare nulla, mi dispiace». Anche quest'ultimo dettaglio è oggetto di verifica.

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