Ttrovato l'accordo per il rimborso ai naufraghi della Concordia. La cifra "potrà raggiungere i 14-15mila euro ad ogni singolo passeggero coinvolto nella vicenda". A dirlo Pietro Giordano, segretario generale della Adiconsum.
L'accordo raggiunto riguarderà circa 3.000 passeggeri di 60 diverse nazionalità, tra cui 900 italiani. Una famiglia di due adulti e due bambini otterrà circa 50.000 euro complessivi. Ad aderire all'accordo, secondo l'Adoc "sarà l’85% degli interessati, che riceveranno direttamente da Costa Crociere la proposta e la modulistica per l’accettazione. Restano in ogni caso esclusi tutti coloro che hanno subito danni fisici per i quali è prevista una trattativa individuale".
Sempre l'Adoc parla di "un accordo storico, che chiude una vicenda drammatica" e "risarcisce anche il danno biologico per stress e vacanza rovinata in modo congruo".
Pesanti critiche arrivano invece dal Codacons, secondo il quale un risarcimento di soli 14.000 euro - per i passeggeri che non abbiano subito danni fisici - "è un elemosina che non devono assolutamente accettare". Secondo la associazione dei consumatori assurda è anche la distinzione tra chi ha subito danni fisici e chi non ha riportato ferite nel naufragio. Questo perché nei danni fisici vanno inclusi anche quelli di tipo fisiopsichico, non soltanto le fratture. Motivo per il quale invitano a fasi visitare. Nel caso in cui, infatti, venissero certificati effetti psichici permanenti, questo "darebbe loro diritto a risarcimenti ben superiori alla misera cifra di 14.000 euro".
L'appello del Codacons è chiaro. I naufraghi del Giglio non devono accettare "l'accordo in questione" né "firmare alcunché. L'unica strada per ottenere risarcimenti proporzionati al danno subito e ai rischi corsi in relazione alla propria incolumità, è aderire alle azioni legali avviate dall`associazione in Italia e negli Usa".
L'accordo non è stato sottoscritto da Confconsumatori, che spiega che l'adesione comporterebbe l'impegno a non costituirsi parte civile, cosa che l'associazione non intende fare.
L'associazione parmigiana ha anche già depositato l'atto di costituzione di parte civile nel processo che si avvierà a Grosseto ed è tornata a chiedere un tavolo di conciliazione, riservandosi di "valutare la proposta pervenuta nell’esclusivo interesse dei passeggeri danneggiati, ai quali resta la titolarità del diritto di decidere".
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