Adesso ci sono pure le botteghe dove farsi fare il romanzo su misura

Giulio Mozzi fa da padrino a una nuova scuola di scrittura dove si entra solo se si ha una buona idea. Alla fine del corso quella idea - promettono gli organizzatori - diventerà un romanzo e sarà mostrato agli editori

Fiocco rosa nell'eterogeneo mondo delle scuole di scrittura. Milano ha dato i natali a una nuova iniziativa, indicata prosaicamente con la definizione di «bottega di narrazione». A partorirla è stata la piccola casa editrice Laurana. Il «ginecoloco» chiamato per il parto è Giulio Mozzi, scrittore affermato e navigato insegnante di scrittura narrativa. L'idea, comunque, è sufficientemente originale. Non si tratta di fornire i rudimenti del mestiere attraverso lezioni e seminari. O almeno non solo. Per iscriversi al corso, di durata annuale, bisogna presentare un progetto (bozza, sceneggiatura, soggetto cinematografico, o semplicemente progetto narrativo da sviluppare in un romanzo). Nel corso dei dodici mesi di corso gli insegnanti si impegneranno a trasformare quel bozzolo informe in una splendida e coloratissima farfalla che poi presenteranno ai responsabili dei maggiori marchi editoriali.
Il corso è pensato soprattutto per chi già lavora o è impegnato in altre attività. Quindi le lezioni occuperanno soltanto i fine settimana. «L'intero sabato - spiegano alla Laureana - verrà riservato al confronto e al lavoro comune sui testi. Un lavoro guidato dallo stesso Mozzi. La domenica mattina sarà occupata dalle lezioni sui fondamenti della narrazione, ciascuna basata sull'analisi di una o più opere letterarie classiche».

Il pomeriggio domenicale vedrà invece scrittori affermati (Silvia Ballestra, Giuseppe Genna, Michele Mari, Antonio Scurati e Mauro Covacich per fare qualche nome) raccontare e «smontare» una propria opera, raccontandone il metodo e la genesi.

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