Afghanistan, italiani attaccati: un parà ferito

Una pattuglia di militari italiani è stata attaccata questa mattina a circa 100 chilometri a nord di Farah, nell’area di Shindad, nell’ovest dell’Afghanistan: un militare è rimasto ferito lievemente a un braccio. Raid Nato nel Sud: 21 miliziani morti

Afghanistan, italiani attaccati: un parà ferito

Kabul - Ancora pallottole contro i militari italiani impegnati in Afghanistan. Nessuna vittima per fortuna. Solo un ferito. La pattuglia di militari è stata oggetto di un attacco nella provincia di Herat. Dopo una settimana dalla strage di Kabul e a pochi giorni dall’avvicendamento tra la Folgore e la Brigata Sassari, sale la tensione anche nell’ovest dell’Afghanistan, dove la minaccia di talebani, trafficanti di droga e criminali comuni, avvertono gli 007, è sempre altissima.

L'attacco Lo scontro a fuoco è avvenuto stamani, mentre le forze di sicurezza afghane e i militari italiani erano impegnati in un’operazione congiunta di controllo del territorio nella località di Shindad, nella parte meridionale della provincia di Herat, a ridosso di quella ad altissimo rischio di Farah.

Un ferito C’è stato un violento scontro a fuoco con gli "insorti" ed un paracadutista è rimasto "lievemente ferito ad un braccio", dicono al comando del contingente italiano ad Herat. Subito soccorso, è attualmente ricoverato presso l’ospedale militare di Herat: a quanto pare avrebbe riportato la frattura del gomito destro. Quanto prima dovrebbe essere rimpatriato.

Shindand L’area di Shindand è una di quelle segnate in rosso sulle mappe del contingente italiano: i warning, cioè gli allarmi, che riguardano questa zona sono quotidiani. Secondo una di queste ultime segnalazioni di intelligence, i pericoli sarebbero concentrati nell’area a cavallo tra i distretti di Shindand e di Khaki Safed, dove sarebbero attivi due soggetti coinvolti in traffici illeciti e che rifornirebbero di armi un comandante talebano, Abdul Rahim Khan, a sua volta in contatto con elementi vicini a presunti ambienti deviati dei servizi segreti iraniani. Inoltre, un gruppo di insorti composto da 10 estremisti sarebbe impegnato in sequestri di persona, traffico di armi e contrabbando di droga.

Precedenti Attacchi a militari italiani nell’area di Shindand sono frequenti: tra gli episodi trapelati due attentati con autobomba, uno il 3 luglio scorso, con due feriti lievi, e un altro il 27 marzo, senza feriti; il 9 novembre dell’anno scorso, in un attentato suicida nella stessa zona, morirono due militari spagnoli.

Raid Nato nel Sud Ventuno miliziani sono stati uccisi oggi nella provincia di Nimroz, nel sudovest del Paese, in un raid della coalizione internazionale. Lo riferisce l’agenzia d’informazione Xinhua, citando il governatore provinciale Ghulam Dastgir Azad.

"In base a informazioni d’intelligence - ha spiegato Azad - gli aerei della missione Isaf hanno bombardato alcuni veicoli sui quali stavano viaggiano miliziani Talebani, che precedentemente avevano attaccato un checkpoint della polizia a Char Borgak", nei pressi del confine con il Pakistan. Per il momento non ci sono notizie di feriti tra la popolazione locale. L’attacco, infatti, secondo quanto riferisce il governatore, è avvenuto in un’area deserta.

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