Kabul - Tre militari italiani sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco avvenuto nell’ovest dell’Afghanistan intorno alle 11 ora locale a Sud di Bala Murghab. I militari italiani erano impegnati in un’attività a supporto delle forze di sicurezza afgane, quando c’è stata la violenta sparatoria. Dei tre feriti, uno è grave e ha riportato lesioni a un polmone e a una spalla. Le condizioni di un altro vengono definite serie, per lesioni all’inguine, mentre il terzo non sarebbe grave. Nello scontro a fuoco è stato coinvolto anche un elicottero del nostro contingente che è rimasto danneggiato. Trasportava il militare italiano ferito più gravemente. L’elicottero ha dovuto fare una sosta in una base spagnola e poi è ripartito per Herat, dove il ferito è stato ricoverato in un ospedale da campo. Nessuno dei tre è in pericolo di vita.
La Russa: ferito non è in pericolo di vita Il militare ferito "non versa in imminente pericolo di vita, ma la prognosi rimane riservata", ha detto il ministro della Difesa.
Messaggio di Napolitano Il presidente della Repubblicaappresa la notizia del ferimento di tre militari italiani, ha chiesto al Capo di stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, di rappresentare all’ufficiale, al sottufficiale e al soldato colpiti la propria vicinanza e il vivo augurio di rapida guarigione.
Una zona ad alto rischio L’area di Bala Murghab, dove si è verificato lo scontro a fuoco "è diventata una zona molta pericolosa, forse anche perché prima non c’eravamo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "È la zona che io presumo - ha aggiunto - sia percorsa dai talebani che vengono sospinti verso nord dall’azione condotta a sud dai militari americani e inglesi". Secondo il ministro si tratta di una vera e propria "via di fuga" dove i militari italiani hanno ora "una presenza importante" e dunque "il pericolo di conflitti a fuoco è più frequente e evidente".
Ucciso capo talebani in area italiana Un comandante dei talebani è stato ucciso, insieme a diversi insorti, in un’operazione militare nella provincia di Farah, nell’ovest del Paese, dove sono dispiegati i soldati italiani. È quanto si apprende da una nota Isaf, in cui si precisa che il comandante dei talebani ucciso, il mullah Akhtar, era responsabile per l’ingresso di combattenti stranieri in Afghanistan dal vicino confine con l’Iran. Teatro dell’operazione, condotta ieri dalle forze di sicurezza afghane e dai militari della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), è stato un campo di addestramento di combattenti nel distretto di Bala Baluk. Quando i militari si sono avvicinati al campo, un gruppo di insorti ha aperto il fuoco contro i soldati. È quindi intervenuto un velivolo della coalizione che ha fatto fuoco contro gli insorti. Durante lo scontro, gli insorti hanno fatto esplodere un ordigno improvvisato, ma nessun soldato è rimasto ferito, precisa la nota. Nessun civile, secondo Isaf, è rimasto ferito nell’operazione. Il comunicato non precisa la nazionalità dei soldati di Isaf che hanno partecipato all’operazione.
Autobomba a Herat Paura e apprensione a Herat, nell'Afghanistan occidentale, proprio vicino all'ingresso sud della base Regional Command West (Rc-W), il quartier generale della missione Isaf della Nato, a comando italiano. Un attentatore suicida si è fatto saltare i aria a bordo di un'auto. L’autobomba è esplosa alle 6.25 ora locale (le 3.55 in Italia). Nessun danno a persone o cose è stato riscontrato all’interno della base militare.
La dinamica L’attentatore si è scagliato con l'auto contro un veicolo della polizia afghana in transito.
Per l’esplosione tre agenti afghani sono rimasti feriti e sono stati ricoverati nell’ospedale spagnolo di Camp Arena. L’area dell’esplosione è stata chiusa da un cordone di forze Isaf per indagare su quanto avvenuto.
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