Alain Delon, saluto blindato (senza Claudia Cardinale)

Ieri la cerimonia privatissima nella sua proprietà di Douchy. L'attrice non partecipa: "Troppo dolore"

Alain Delon, saluto blindato (senza Claudia Cardinale)
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Le esequie in forma privata di Alain Delon (foto) banditi i cellulari e divieto di sorvolo si sono tenute ieri pomeriggio nella cappella privata della sua proprietà di Douchy-Montcorbon, a un'ora e mezza a Sud di Parigi, dove il divo francese è morto lo scorso 18 agosto a 88 anni. A celebrare la cerimonia è stato l'ex vescovo Jean-Michel Di Falco, celebrità mediatica in Francia che ha anche accompagnato il feretro alla sepoltura avvenuta sempre nello stesso luogo. La Brulerie, acquistata da Alain Delon nel 1971, ospita anche la sepoltura dei tantissimi cani che l'attore ha amato e spesso salvato nella sua vita. Una procedura «eccezionale» che ha richiesto l'autorizzazione della prefettura.

Fuori i tanti fan che, dopo un minuto di silenzio, hanno intonato Paroles, Paroles cantata da Dalida e Delon. Dentro, come previsto dai tre figli dell'attore Anthony, Alain-Fabien e Anouchka, solo le persone più care, circa una quarantina, tra cui l'attore Vincent Lindon, la figlioccia di Delon, Géraldine Danon, l'attrice Nicole Calfan, le sorelle Sarah e Marie Poniatowski, la celebre conduttrice televisiva Véronique de Villele e il delegato generale del Festival di Cannes, Thierry Frémaux. Sono stati visti arrivare all'ingresso secondario anche il produttore cinematografico Alain Terzian e Paul Belmondo, figlio di Jean-Paul, finto rivale di Delon e amico della famiglia. Gli unici politici ammessi, due donne, sono stati Rachida Dati, ex ministra della Cultura del governo di Attal, e Valérie Pécresse, presidente di centro-destra della regione Île-de-France sostenuta da Delon nel 2022.

Non ha invece preso parte alla cerimonia Claudia Cardinale, compagna sul set di Delon, «a causa del troppo dolore».

Non era ovviamente presente nemmeno Hiromi Rollin che un anno fa, a sorpresa, aveva dichiarato di aver vissuto con Alain Delon una «relazione d'amore da trentatré anni» mentre i figli di Delon, che l'hanno sempre considerata una badante, l'hanno accusata di circonvenzione d'incapace e di aver maltrattato il pastore belga Loubo adottato da Delon nel 2014, riuscendo con uno stratagemma ad allontanarla dalla villa la scorsa estate.

Non confermato, ma auspicato dai tantissimi fan, un addio ad Alain Delon in forma più pubblica a settembre a Parigi.

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