Ancora paura nella centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma dell'11 marzo che ha devastato la costa orientale del Giappone. Nel reattore due, il più colpito, ci sarebbero segnali di una nuova fissione nucleare.
A dirlo è la stessa Tepco, l'azienda che gestisce l'impianto, i cui tecnici stanno iniettare acqua e acido borico per evitare una possibile reazione a catena. I gas prelevati nel reattore ieri indicano la possibile presenza di xenon radioattivo, una sostanza che viene liberata in presenza di una fissione nucleare, ma non sarebbero state rivelavate variazioneidi temperatura, pressione o livelli di radiazioni.
"Non possiamo scartare la possibilità di una reazione di fissione nucleare localizzata", ha però dichiarato il portavoce dela Tepco, Hiroki Kawamata, aggiungendo che l’iniezione di questa miscela è una misura di precauzione. Osamu Yokokura, un altro portavoce dell'azienda, rassicura: "Il reattore è stabile e non crediamo che questo possa avere alcun impatto sul nostro lavoro futuro".
Solo qualche giorno fa la
Tepco aveva annunciato di aver raggiunto il sostanziale "spegnimento a freddo", anche se il governo di Tokyo aveva detto che per lo smantellamento e la messa in totale sicurezza dell'impianto saranno necessari almeno 30 anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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