Milano-Cortina 2026: l'Italia pronta per le Olimpiadi, volano le registrazioni per i biglietti

A un anno da Milano-Cortina 2026, il CIO conferma: l'Italia è pronta. Investimenti, sfide e passione olimpica per un evento che unisce il Paese e il mondo

Milano-Cortina 2026: l'Italia pronta per le Olimpiadi, volano le registrazioni per i biglietti

È iniziato il conto alla rovescia di un anno per Milano-Cortina. Thomas Bach ha dichiarato che il nostro Paese è pronto a ospitare i Giochi Olimpici invernali. “L'Italia è pronta a scrivere il prossimo capitolo della sua grande storia olimpica”, ha detto oggi il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sul palco del Teatro Strehler di Milano, dove si è svolta la cerimonia «One Year to Go» per celebrare un momento simbolico verso i XV Giochi Olimpici Invernali (6-22 febbraio 2026), i terzi in Italia dopo Cortina d'Ampezzo nel 1956 e Torino nel 2006.

Durante la cerimonia, Bach si è congratulato con gli organizzatori e le autorità italiane. “State preparando il palcoscenico in modo eccellente per i migliori atleti invernali del mondo, ci aspettiamo delle Olimpiadi caratterizzate dalla passione dell’Italia per lo sport e che metteranno in evidenza la cultura e il vostro patrimonio unico. Avranno uno stile italiano”, ha proseguito il capo dell’organismo olimpico. Nel corso dell’evento, hanno preso la parola diversi dirigenti e funzionari. A partire dal presidente del CONI e della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò: “La sfida è grande, è qualcosa di meraviglioso, che coinvolge tutto, emotivamente. Sentiamo molto questo peso della responsabilità, ma dovevamo fare una specie di spinta e di pressione per coinvolgere tutti”. Anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ieri ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente del CIO, il quale oggi si è congratulato con il Premier. “L'incontro di ieri – ha aggiunto Malagò – mi ha favorevolmente colpito, così come l'attenzione della premier Meloni a tutta la tematica delle Olimpiadi, con un gran livello di concentrazione su temi e numeri, lei rappresenta il Governo, sotto ogni punto di vista vuole dimostrare di essere totalmente coinvolta”.

Presente anche il Ministro dello Sport e giovani, Andrea Abodi, che ha parlato dei costi delle Olimpiadi invernali. Si è tanto discusso in questi mesi della riqualificazione della pista di bob, skeleton e slittino a Cortina. “C’è un monitoraggio costante in modo competente. Io e il ministro Salvini andiamo sistematicamente sui cantieri, la migliore garanzia è vederli progredire. Vedrete a partire dalla pista di bob quanto il genio italiano sia riuscito a produrre in termini di effetto, noi abbiamo fatto in un anno quello che gli altri hanno fatto in due. Non c'è una esplosione dei costi, ma un aggiornamento”. Abodi ha aggiunto inoltre di aver fatto “una riunione tecnica con i vicepresidenti Salvini e Tajani, con il ministro Giorgetti e l'ad Varnier. Abbiamo vivisezionato l'organizzazione da una parte e il budget dall'altra, con i cantieri e le opere da sviluppare. C'è una sintonia totale tra il governo e i governi dei territori, regioni, Comuni, la Fondazione e Simico. Ci faremo trovare pronti non solo per i Giochi, ma anche per le Olimpiadi giovanili e quello che succederà dopo. Per Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, quella olimpica è una occasione enorme per il Paese. “La sfida di questo anno è far capire che saranno Olimpiadi di tutti, Olimpiade del Corvetto, del Gratosoglio, di Sesto, di Cinisello, far capire a tutti che è un'occasione enorme per tutto il Paese. Grazie a tutti, soprattutto agli operai che stanno lavorando anche stamattina”, ha aggiunto.

Insomma, è un’Italia che vuole correre e che sta facendo ricredere tutti coloro che pensavano che il nostro Paese non ce l’avrebbe fatta ad ospitare un’Olimpiade. Come ha sottolineato Malagò, “il mondo lo stiamo già stupendo con un’idea molto originale. Pensai a Milano e Cortina, chiamai il Cio e chiesi: ‘dal 1896 c'era sempre una sola città, se ne possono mettere due?’. Mi risposero: ‘come due?’. Due giorni dopo mi chiamarono e mi dissero che si poteva fare. Se avessimo presentato solo Milano o Cortina come nel '56, per me, non ci avrebbero votato vincitori e sarebbe stato improponibile”. Così facendo, invece, sono coinvolte più regioni, più province e più luoghi. In questo modo l’entusiasmo nei confronti di questi Giochi si espanderà maggiormente. “Manca un anno al grande evento e credo che questa manifestazione abbia contribuito ad accendere il fuoco della partecipazione, dell'emozione. Dobbiamo diffondere lo spirito olimpico su tutto il territorio”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha inaugurato il suo discorso con un “ghe sem”, ci siamo. “I lavori stanno andando bene, siamo tranquilli. Faremo una grande Olimpiade. Ci sono tante infrastrutture che intanto saranno utili per la vita di tutti i giorni come la variante di Tirano o i miglioramenti sulla linea ferroviaria, ma ci saranno lasciti etici che deriveranno dall'aver respirato questo spirito olimpico. Saranno Giochi sostenibili e senza sprechi”. Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, si prende il merito per aver proposto Cortina: “L’idea della Olimpiadi a Cortina, nelle Dolomiti patrimonio Unesco, a 70 anni dalla prima, è mia. Io ho firmato i primi atti dell'avvio della candidatura nel 2019, quando nessuno ci credeva. Abbiamo portato a casa 1,8 miliardi di opere infrastrutturali che altrimenti nel Veneto non avremmo mai avuto”. Zaia che ha ringraziato i 60mila ragazzi che si sono candidati come volontari: “Questa è una bella legacy”. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha sottolineato l’importanza per Milano di aver avuto un altro evento in città. “Stiamo cercando di coinvolgere i cittadini, le imprese, qui abbiamo vissuto l’Expo e sappiamo cosa è un grande evento. In un momento storico in cui si divide su tutto, su una cosa siamo tutti d’accordo: i benefici che Milano ha avuto da Expo e ora ne avrà altri dalle Olimpiadi”. Intanto, è già corsa ai biglietti. “Abbiamo iniziato a vendere i biglietti: si sono già registrati in 350mila”, ha spiegato l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina Andrea Varnier, che ha fatto il punto sullo stato dei lavori. “C’è tanto lavoro ancora da fare ma siamo sereni. Rispetto a un anno fa siamo molto più tranquilli. Ce la faremo, il mondo ci sta guardando. Sentiamo la pressione. Alcune opere arriveranno in prossimità dei Giochi ma le stiamo monitorando”.

E poi, sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti: “Per noi è un grande orgoglio far parte di questa squadra che rappresenta i territori che hanno creduto sin dall'inizio in queste Olimpiadi. Dal primo giorno abbiamo lavorato sulla serietà degli investimenti, sulla sostenibilità e sull'eredità che lasceranno i Giochi”.

Il pari ruolo della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha prima salutato il tedesco Bach in lingua italiana, tedesca e ladina, poi ha dichiarato: “Le Olimpiadi sono un’idea coraggiosa, ma anche una festa dei popoli, dello sport e dell’amicizia”.

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