"Mi ha fatto malissimo". Dovrebbe bastare questo a spegnere ogni polemica sul ritiro di Angela Carini, che subiti due pugni da Imane Khalif ha preferito abbandonare il ring. Come ha dichiarato lei stessa subito dopo l'incontro ha preferito la sua incolumità. Quando lo sport, di chi lo commenta e non di chi lo pratica, diventa politica, allora ogni discussione perde di significato perché anche i criteri oggettivi diventano discutibili. E questo è quello che sta facendo la sinistra in difesa a spada tratta di Khelif, che non ha certo bisogno di avvocati difensori. Eppure, gli italiani della gauche caviar sono capaci anche di fare questo.
L'International Boxing Federation ha escluso Khelif perché non in possesso dei requisiti per competere nelle competizioni femminili, è stato fatto un ricorso che poi è stato ritirato. Khelif non può competere nel circuito mondiale ma il Cio ha criteri diversi, modificati nel 2021 in nome dell'inclusività. Questo non vuol dire che la valutazione dell'Ifb sia sbagliata. Eppure, Laura Boldrini in tv è arrivata a mettere in dubbio la federazione mondiale di boxe perché il suo presidente è "discutibile".
Ma non solo. Ignorando la valutazione di Carini dopo aver dubito l'ultimo pugno, l'onorevole del Pd che probabilmente non ha mai praticato uno sport di contatto e non sa cosa voglia dire, da donna, subirne uno da parte di un uomo, si è lanciata in un pretestuoso quanto imbarazzante attacco contro la pugile italiana. "La Khelif ha perso molti incontri, non ha sempre vinto. Su 14 ne ha vinti 9 e 5 ne perso, Non è imbattibile. Essersi ritirata immediatamente da parte della pugile italiana... Magari invece avrebbe avuto possibilità di farcela come altre sue colleghe ce l'hanno fatta. Non è invincibile. Perché dev'essere esclusa se è donna?", ha dichiarato Boldrini in diretta su La7 a L'aria che tira.
La presenza di cromosomi XY non sembra essere un motivo sufficientemente valido per l'onorevole del Pd, per la quale anche l'iper produzione di testosterone non è un motivo valido. Certo, se poi da sinistra si arriva a dire che sebbene Khelif abbia un vantaggio questo è meno importante dell'inclusione, allora non ha nemmeno senso provare a sollevare una questione per trovare soluzioni adeguate. Vladimir Luxuria ha parlato di "rabbia e forza" in quel pugno che ha spinto Carini al ritiro. Certo, l'ha fatto per prendere le parti di Khelif ma non è importante il motivo, anche perché non ci si poteva aspettare diversamente.
Il punto è che una persona che ha un livello di testosterone elevato e una struttura biologicamente maschile, che sferra un cazzotto con "rabbia e forza" sul volto di una donna, biologicamente femmina, le fa male. E se questo non è un elemento oggettivo, provasse Boldrini a praticare uno sport di contatto con una persona dalle caratteristiche di Khelif. Poi, forse, la sua opinione potrebbe assumere un valore d'interesse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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