Yang vince l’oro alla Marcia. Delusione Palmisano: la campionessa italiana si ritira

L’oro alla Marcia 20 km è di Yang, testa di serie indiscussa. Delusione per Antonella Palmisano, che si ritira al tredicesimo chilometro: la campionessa olimpica in carica lotta e cerca di resistere, ma è costretta a fermarsi in anticipo

Yang vince l’oro alla Marcia. Delusione Palmisano: la campionessa italiana si ritira
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L’oro alla marcia è di Yang Jiayu: la cinese, inarrivabile sin dallo start, chiude a 1:25:54, davanti alla spagnola María Pérez e all'australiana Jemima Montag. Gran delusione invece per le speranze italiane di medaglia: la campionessa olimpica in carica Antonella Palmisano è costretta a ritirarsi dalla “sua” gara e, con lo stop, s’interrompe il sogno del bis d’oro. Giorgi conclude ventitreesima, con 1:31:49, e Trapletti trentacinquesima (1:35:39).

Il podio della marcia

Una smorfia all'improvviso: Palmisano si ferma

Antonella Palmisano sorride d’entusiasmo, al via, in pettorina 137: il pubblico acclama la campionessa olimpica in carica, in un’annata sorprendentemente positiva – come lei stessa ha dichiarato – dopo tanta fatica e problemi fisici importanti. Accanto a lei, le più forti, come di consuetudine: Yang Jiayu, recordwoman in carica con 1:23:49 e campionessa dei Mondiali 2017; poi María Pérez, Jemima Montag e la peruviana Kimberly García Leon. La partenza è veloce e la gara s’attesta su ritmi alti sin da subito: 4:21 al primo chilometro, 4:19 sul secondo ed un gruppetto di testa più o meno ad equivalersi – Yang, García Leon, Montag e Palmisano. Le altre due italiane in gara, Giorgi e Trapletti, al terzo chilometro (12:57), s’attestano tra il trentunesimo ed il trentacinquesimo posto, sotto di quasi 20”. S’allunga Pérez ed il gruppetto di testa s’amplia ad 11: al quinto chilometro, 21’34” e Yang tiene un passo notevolissimo, tanto che, al nono chilometro, i secondi di margine sulle inseguitrici sono 22 – il passo della cinese è inesorabile.

Palmisano insegue

Quando ci si avvicina al dodicesimo chilometro, Palmisano inizia a dar segni di cedimento, soprattutto nei cambi di ritmo. Un chilometro più tardi, i secondi guadagnati da Yang su Pérez e Montag sono ben 44, mentre Palmisano scende in decima posizione con 47” ed una fatica fattasi ormai visibile ed evidente, finché, poco dopo, si ferma. Occhi chiusi, respiro trattenuto: un incubo che non doveva ripetersi. Quel sorriso dello start diventa smorfia di fatica. Bisognerà chiarire la natura del problema - e capire se la fermerà anche per la staffetta mista - che ha interrotto il sogno del bis d’oro olimpico per la trentaduenne di Mottola; ma la sua gara, questo è certo, finisce così, col ritiro ed un abbraccio pieno d’affetto da parte del coach, nonché compagno di vita, di Palmisano.

La rimonta di Pérez non ferma Yang

A questo punto, però, per chi invece continua a correre, la gara prende una piega inattesa: María Pérez – campionessa mondiale nei 20 e nei 35 km a Budapest 2023 – stacca e raggiunge Yang, che nel frattempo inizia a faticare, con un’andatura rigida che permette alla spagnola, che nel frattempo stacca anche Ma Zhenxia (fermata per due minuti, con proposta di squalifica pendente), di metterle il fiato sul collo.

Pérez argento

Di fatto, a tre chilometri dal traguardo, con tutta la testa con proposte di squalifica sulle spalle, Yang combatte contro i propri demoni e cerca di resistere, coi muscoli pulsanti, all’attacco forsennato di Pérez, che recupera 5” negli ultimi 1000 metri. Nel frattempo, però, Montag – sempre costante – ingrana la quinta: recupera ben 14” su Yang e 9” a Pérez.

Il finale è un fiume in piena d’emozione: Yang taglia il traguardo ad 1:25:54, con tutta la gioia possibile per una gara condotta magnificamente. L’argento è tutto di Pérez (1:26:19), che alza la testa oltre la metà del percorso e avanza in progressione, affianco all’australiana – bronzo – Montag (1:26:25) in gran falcata.

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