Ambiente, la Cina non dovrà sottostare ai nuovi vincoli

Pechino ritiene fondamentale che i paesi sviluppati prendano in considerazione "le diverse condizioni" dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Sul sistema valutario Pechino chiede "regole più efficaci per una maggiore stabilità dei tassi di cambio"

Ambiente, la Cina non dovrà sottostare ai nuovi vincoli

L'Aquila - Come già preannunciato nella prima giornata dei lavori del G8 dai delegati di Cina e India, le economie emergenti hanno detto "no" a un’intesa con i Paesi industrializzati sul taglio del 50 per cento delle emissioni entro il 2050. Pechino ribadisce oggi che l’accordo sui cambiamenti climatici non vincola la Cina, che ritiene fondamentale la necessità per i paesi sviluppati di prendere in considerazione "le diverse condizioni" dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Lo ha detto il direttore del servizo stampa e informazione del ministero degli esteri cinese Ma Daoxu in un incontro con i giornalisti dopo la riunione di stamani del G8+G5 e Egitto all’Aquila.

Sistema valutario Secondo Pechino è necessario un sistema valutario più "razionale" per poter garantire la stabilizzazione dei tassi di

cambio. "Ci vorrebbero regole più efficaci per una relativa stabilità dei tassi di cambio delle principali valute di riferimento e per poter favorire così un regime più razionale e differenziato", ha affermato Ma Daoxu.

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