Anche i detenuti di San Vittore partecipano al restauro del Duomo

100 collane artigianali in vendita al Duomo Point. L'intera ricavato sarà devoluto alla Veneranda Fabbrica a favore del restauro della guglia maggiore

«Collana-Corona». È questo il nome del progetto con il quale i detenuti del carcere di San Vittore hanno voluto rispondere all'appello lanciato lo scorso ottobre dall'arcivescovo Dionigi Tettamanzi per il sostegno all'opera di restauro e mantenimento del Duomo. In collaborazione con il Centro terziario ricreativo di Rosalba Riva, un gruppo di detenuti ha infatti realizzato 100 collane artigianali in vendita al Duomo Point. L'intera ricavato sarà devoluto alla Veneranda Fabbrica del Duomo a favore del restauro della guglia maggiore. «Il fatto che i carcerati abbiano accolto l'invito dell'arcivescovo di Milano a collaborare perché questo centro simbolico della città sia salvaguardato è esemplare», ha commentato nel pomeriggio l'arciprete della cattedrale, Luigi Manganini, illustrando l'iniziativa alla stampa.

«In questi mesi, le istituzioni e soprattutto le persone, hanno mostrato un inizio di generosità, non direi una generosità esplosiva, che - ha detto l'arciprete a proposito del'appello lanciato da Tettamanzi - ancora non è esplosa».

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