Lacrime amare
Julio Cesar, uno dei pochi giocatori ad essere applauditi dai tifosi in attesa all'aeroporto Tom Jobim, è scoppiato in lacrime dopo essere sbarcato a Rio de Janeiro assieme al resto della squadra, al rientro dal deludente Mondiale. Al ritorno in patria dell'Italia invece a piangere erano i tifosi.
Il Lider Minimo
Secondo Fidel Castro, che ha definito stupefacente l'eliminazione dell'Argentina dai mondiali, «una finale tra paesi europei sarebbe una cosa scolorita e anti storica». Praticamente come il suo regime.
Turisti per caso
Più di un milione di stranieri ha visitato il Sudafrica durante i Mondiali con una aumento turistico del 25% rispetto allo scorso anno. L'incremento di circa 200mila persone è al di sotto però delle aspettative degli organizzatori che ne attendevano 450mila. Ma tu prova a portare le vuvuzelas alle Maldive e vedrai chi ci va....
Tedeschi a picco
La Germania trema: Paul il polipo ha detto Spagna. Saranno le furie rosse ad andare in finale ai Mondiali. Il polpo che non sbaglia un colpo stavolta ha scelto la vaschetta di cibo con la bandiera spagnola, scartando quella con i colori tedeschi. Gli esperti hanno osservato però che Paul è poco credibile essendo nato in Inghilterra. Domani a tavola è previsto fritto misto.
Lacrime amare
Una coppia di sudafricani, Maurce e Nicole Meyer, ha attraversato a nuoto un fiume infestato dai coccodrilli per aggiudicarsi il premio tanto ambito: un biglietto Vip per la finale del Mondiale. I due hanno partecipato ad un concorso organizzato da una radio locale che offre il tagliando a chi realizza la prodezza più originale. I due, compiuta l'impresa, si sono commossi. Piangevano di gioia anche i coccodrilli.
Giurin Giurato
Con il calcio «ho un rapporto di schizofrenia positiva». E dalla nazionale «non sono deluso perchè avevo previsto come sarebbe andata a finire» ma Lippi «ha scritto la più brutta pagina del calcio italiano». Così parlò Luca Giurato. Che, come tutti sanno, ha scritto le pagine più belle della tv...
Occhio all'arbitro
Non vuol sentir parlare di errore. Piuttosto di «fatalità».
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