Lombardia e Veneto raddoppiano, due Olimpiadi invernali in due anni e questa volta «Dolomiti Valtellina 2028» - gli «Youth Winter Games», i Giochi invernali giovanili - recupereranno anche il Trentino che ha dovuto sfilare l'impianto di Baselga di Pinè dall'evento del 2026. Il presidente del Cio Thomas Bach ha proclamato ieri a Losanna l'assegnazione (quella italiana era anche l'unica candidatura) dopo la votazione dei membri durante la 143esima sessione. L'elezione ha detto «è un'espressione della fiducia del Comitato olimpico internazionale nella capacità dell'Italia di offrire eventi sportivi invernali eccezionali e di livello mondiale». La ciliegina sulla torta alla festa in programma giovedì prossimo. La Fondazione Milano Cortina si prepara ad accendere il 6 febbraio il countdown già allestito in piazzetta Reale per dare il via al «One year to go», un anno esatto alla cerimonia olimpica a San Siro. Anche il presidente Bach sarà a Milano per un evento celebrativo al Piccolo Teatro con le istituzioni e il presidente e ad della Fondazione, Giovanni Malagò e Andrea Varnier.
«Dolomiti Valtellina 2028» muoverà circa 1.900 atleti under 18 da tutto il mondo su tre clusters: Valtellina, Val di Fiemme e Cortina. Il programma, dal 15 al 29 gennaio, comprenderà tutti e sette gli sport olimpici invernali: biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, slittino, pattinaggio e sci. Sette delle 11 sedi proposte saranno state utilizzate dagli atleti «senior» nel 2026: Centro Sci Alpino Stelvio di Bormio, Livigno Aerials and Mogul Park e Livigno Snow Park per il freestyle/snowboard, Cortina Sliding Center per bob, skeleton e slittino, Stadio del Salto con gli sci di Predazzo, Stadio dello Sci di Fondo Tesero e Stadio Olimpico di Cortina per il curling. Il programma offre anche l'opportunità di portare le gare in sedi non utilizzate nel 2026. Nessun atleta rimarrà a più di un'ora dalla propria sede, con sette delle 11 sedi a meno di 15 minuti dal rispettivo villaggio. La legacy, l'eredità dei Giochi è uno dei chiodi fissi del Cio e in questo caso potranno togliersi un sassolino anche il vicepremier Matte Salvini e il governatore del Veneto Luca Zaia, che hanno insistito per riattivare la pista da bob di Cortina: ospiterà gli «Yog» già nel 2028 e magari accenderà l'interesse dei giovani.
A Losanna festeggiano il presidente del Coni Giovanni Malagò, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, della Provincia Autonomia di Trento Maurizio Fugatti, l'assessore veneto Cristiano Corazzari, il ministro per lo Sport Andrea Abodi, gli ex campioni olimpici Antonio Rossi e Diana Bianchedi. Il budget sarà di 65 milioni, con 22,5 messi dal governo, circa 7,5 a testa dalle Regioni, il contributo di Cio e sponsor. «La natura del soggetto organizzatore sarà pubblica» anticipa Abodi.
«É una giornata storica per lo sport italiano e per gli atleti di tutto il mondo - afferma Malagò -. Partendo dalla straordinaria eredità di Milano Cortina 2026, Dolomiti Valtellina 2028 offrirà un'opportunità unica per ispirare le nuove generazioni. Questo importante risultato per il nostro Paese è stato possibile grazie al forte sostegno del Governo n e alla dedizione dei nostri partner regionali e locali». L'Italia e il Coni sottolinea «hanno dimostrato di essere partner affidabili del Cio». E la nuova assegnazione «dà ulteriore senso di responsabilità anche a Milano Cortina. Faremo un'edizione di successo e poi ci sarà un ulteriore impegno fino al 2028». Il Veneto «scrive un'altra pagina di storia» festeggia il presidente Luca Zaia. E Fontana sottolinea che le «importanti ricadute per il territorio. Oggi dal Cio abbiamo raccolto sensazioni veramente positive anche per il lavoro che stiamo facendo per il 2026». Le opere per i Giochi invernali viaggiano sui binari, in anticipo di 3 mesi se si parla del Villaggio Olimpico. Nessuna preoccupazione per le gare femminili di hockey su ghiaccio e il pattinaggio su velocità a Rho Fiera e cresce l'Arena per l'hockey maschile, l'ultima scadenza fornita è dicembre.
Resta il nodo dei 50 milioni di extracosti per il «PalaItalia», che è opera privata, se li coprisse il governo potrebbe configurarsi come aiuto di Stato. Hanno cercato di farlo capire al sindaco Sala i ministri durante un'accesa discussione giorni fa.
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