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Gli antagonisti rovinano il corteo del 1° maggio: a fuoco bandiere Cisl e Uil

A Torino alcune persone dell'area antagonista hanno prima contestato la Cisl e fatto deviare il percorso del corteo e poi sul palco di piazza San Carlo hanno bruciato tre bandiere del sindacato. Chiamparino: "I soliti provocatori"

Gli antagonisti rovinano 
il corteo del 1° maggio:  
a fuoco bandiere Cisl e Uil

Tre bandiere della Cisl, sottratte durante il corteo, sono state bruciate da esponenti dell'area antagonista sul palco del comizio del Primo Maggio, nella centralissima piazza San Carlo, a Torino, dove si era appena concluso il comizio della segretaria torinese della Cgil, Donata Canta. Alcune decine di giovani, in mezzo ad una piazza che si stava svuotando al termine del comizio, hanno battuto le mani e gridato lo slogan "Da Pomigliano a Mirafiori, siete il sindacato dei traditori". Davanti al bandierone ufficiale dei sindacati "Italia unita dal lavoro", i manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Crisi-nucleare-guerra e politici schifosi. Cacciamoli tutti" con le immagini di Silvio Berlusconi, Raffaele Bonanni e Sergio Marchionne. Sul palco anche un uomo con una ghigliottina in gommapiuma con la scritta Bertone sulla lama e Fiat new company nel manico.

"Sono nemici dei lavoratori e dell'unità sindacale". Così il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha definito i "provocatori" che hanno contestato la Cisl al corteo del Primo Maggio a Torino, costringendo la sfilata a uno stop e poi a riprendere il cammino da un percorso alternativo. Lo spezzone della Cisl è stato fatto passare da una via laterale e il corteo a Torino è ripreso, sia pure spezzettato.

I contestatori hanno applaudito ironicamente la Cisl scandendo il coro "E Bonanni non parla più" e si sono poi diretti verso il fondo del corteo accendendo alcuni fumogeni mentre piazza San Carlo si riempiva per il comizio finale. 

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