Antonella Clerici, conduttrice della serata che ha dato il via al countdown a un anno dall'esposizione a Milano, come spiega l’Expo ad un bambino?
"È più facile di quanto si possa immaginare. Basta far loro capire quanto è importante il cibo nella vita di tutte le persone del mondo, quanto è importante che tutti possano sfamarsi e com’è ingiusto che tanti popoli vivano gravi difficoltà perché il cibo a loro disposizione scarseggia». E per gli adulti? «Tutti devono intuire una cosa fondamentale: che noi siamo ciò che mangiamo. E attraverso il cibo passano tante forme di comunicazione: il cibo per chi non ce l’ha,il cibo come forma di coesione, di agricoltura, di economia, di turismo".
Le sembra azzeccata Milano, cuore della finanza e dell’economia, per presentare un evento sull’alimentazione?
"Milano è la città più europea che abbiamo, è finestra sul mondo, dal punto organizzativo e praticosaprà sicuramente essere all’altezza dell’avvenimento".
Tradisce un orgoglio meneghino.
"Io sono nata a Legnano ma mi sento molto milanese. La mia prima casa l’ho affitta e dopo diversi anni l'ho acquistata sui Navigli. Ho fatto Giurisprudenza alla Statale e poi lavorato alla Rai di corso Sempione. E ancora adesso ho un nitido ricordo dei panzerotti di Luini, dietro al Duomo".
Ma come la mettiamo con le altre città italiane ad alta vocazione culinaria che si sentiranno escluse?
"Una fiera come l’Expo è bene che parta strutturata da Milano ma sarà una vetrina per l’interno paese. E sarebbe bello avere stand ramificati nelle città goderecce che offrono cibo e turismo".
Cosa si aspetta che rimanga dell’Expo?
"Vorrei che rimanesse l’immagine di un paese concreto che non sia considerato solo quello della pizza e mandolino. Ma prima di tutto, gli italiani in testa, devono rendersi conto che il nostro paese custodisce un patrimonio artistico, culturale, gastronomico unico al mondo. Bisogna imparare a valorizzare questo tesoro che è l’Italia e convincerci che siamo bravi, forti e organizzati. Insomma sfoderiamo un po’ di orgoglio nazionale. Così chi arriva dall’estero sarà costretto ad esclamare wooow!".
Le piacerebbe avere un ruolo operativo all’interno dell'evento?
"Io non sono una conduttrice istituzionale, del tipo signori e signori ecco a voi… penso di saper comunicare e conoscere bene il mondo del food. Quindi sono disposizione. Tutti quelli che hanno precise competenze dovrebbero dare il proprio contributo mettendosi al servizio di questo evento".
Cosa
ne pensa di una finestra Expo nel suo programma?"La Prova del cuoco è seguita da milioni di spettatori in tutto il mondo: anche i messaggi più importanti sono accettati se passano attraverso la leggerezza".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.