
Via libera, con i piedi sospesi sulle mura medievali. Da oggi si potrà scendere nel tunnel sotterraneo che collega la linea M4 la M2 fra le vie san Vittore e Carducci. Sarà un percorso-museo a vista grazie a un'immensa teca di vetro calpestabile - che protegge il reperto ritrovato: un muro lungo 35 metri, un tempo parete di contenimento del Naviglio San Gerolamo. Dopo secoli di interramento la parete è stata ristrutturata (il recupero è avvenuto sul posto) e oggi è finalmente apprezzabile da pendolari, visitatori e turisti.
I lavori, a dire il vero, si erano conclusi a fine gennaio, la Sovrintendente Emanuela Carpani aveva svolto l'ultimo sopralluogo per verificare lo stato delle luci a led e delle vetrate ma non erano ancora stati ultimati i collaudi tecnico-amministrativi. È per questo motivo che il tunnel era rimasto chiuso provocando un'ultima scomodità: i passeggeri che dovevano cambiare metro e servirsi di entrambe le linee erano costretti a uscire in superficie e a camminare all'aperto tra le due stazioni (via De Amicis e Carducci per la M2 e a San Vittore per la M4). Da oggi non sarà più così. Il camminamento tra le due metro avverrà esattamente lungo il «letto» del Naviglio medievale, tra il muro di contenimento in blocchi di ceppo lombardo e le strutture collegate originariamente alla Pusterla di Sant'Ambrogio.
Le mura antiche erano state ritrovate nel 2023, sotto la direzione della Sovrintendenza della Città metropolitana. Lo scavo, il restauro e l'allestimento sono stati eseguiti da Cooperativa Archeologia per Metroblu.
Il naviglio di San Gerolamo, dal nome dalla scomparsa chiesa barocca di San Gerolamo di via Carducci, collegava la fossa del Castello Sforzesco al Ponte dei Fabbri (dove oggi si trova la stazione M4 De Amicis) per poi unirsi all'altro naviglio, lungo la cerchia, e infine defluire in Conca del Naviglio e in Darsena. Il San Gerolano era anche conosciuto come «Naviglio Morto» visto che con la chiusura dei fossati attorno al castello, l'acqua rimaneva senza grande ricambio, risultando stagnante e nei mesi estivi anche puzzolente, perciò è ben comprensibile che sia stato il primo ad essere sigillato per far posto alla Milano moderna. Venne così interrato tra il 1894 e il 1896, da piazzale Cadorna a piazza Resistenza Partigiana. I lavori della quarta linea metropoliana si sono conclusi il 12 ottobre.
Un cantiere di 9 anni che si è modulato con la chiusura dell'area in superficie a tratti e che ha creato disagi e proteste fra chi abita e lavora in zona. Da oggi proseguiranno solo le finiture di abbellimento all'esterno oltre alla costruzione dell'ascensore a lato della Pusterla.
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