Un testo unico che tuteli e regolamenti la gestione ed il controllo degli animali. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, annuncia la nuova legge aprendo a Perugia i lavori del Convegno nazionale «La tutela giuridica degli animali», organizzato dal ministero in collaborazione con il comune ed il tribunale degli animali di Perugia.
«Un convegno storico che ho fortemente voluto perché rappresenta una tappa fondamentale per costruire una società civile in cui gli alti valori espressi dal diritto si possano sostanziare in maniera compiuta nelle relazioni sociali e nell'espletamento dei doveri della pubblica amministrazione ove siano coinvolti uomini e animali», sostiene la Martini.
Il sottosegretario auspica che «si possa avviare un confronto costante ed efficace tra tutte le autorità competenti che possa divenire patrimonio del nostro Paese» ricordando anche come l'Italia sia stata la prima al mondo «ad introdurre il divieto di uccisione degli animali d'affezione, anche se randagi, e quindi a riconoscere in modo esplicito il valore della loro vita».
Importanti, prosegue la Martini, anche le successive leggi in materia (la 281 del '91 e la 189 del 2004) che hanno fissato principi di grande valore etico quali il dovere dello Stato di tutelare gli animali d'affezione, il riconoscimento dei reati di maltrattamento e uccisione degli animali se compiuti per crudeltà e senza necessità. Sono state quindi poste le basi per il riconoscimento giuridico degli animali in quanto esseri senzienti e non più "cose".
Ma proprio mentre in campo istituzionale le norme a tutela degli animali si perfezionano ed evolvono parallelamente ad una coscienza civile sempre più sensibile rispetto ai delitti contro gli animali dall' altra parte, purtroppo, fa notare la Martini, la cronaca evidenzia il perpetrarsi di reati soprattutto al centro-sud. Ciò che più emerge come criticità del sistema è che, malgrado la flagranza, «molti reati appaiono in una sorta di "limbo di impunità" che lascia i soggetti maltrattati in balia dei loro aguzzini. Questo fenomeno genera sfiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini e delle associazioni di tutela».
Proprio per questo il sottosegretario si è impegnato su questo fronte, intraprendendo «numerose iniziative volte a colmare i vuoti legislativi» in particolare l'avvio di un'intensa attività di lotta al randagismo e all'abbandono dei cani. Per rendere ancora più efficace l'azione di controllo è stata istituita nel maggio scorso anche una task force per la tutela degli animali, la lotta al randagismo, ai maltrattamenti ed ai canili lager.
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