Un genio carismatico, impegnato politicamente, testardo ed egocentrico. Pablo Picasso è stato uno dei più grandi artisti del Novecento, se non il più grande, ancora oggi punto di riferimento per tanti, tantissimi giovani. La sua arte audace e trasgressiva ha tracciato un solco tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea: uno spirito poliedrico e un linguaggio pittorico rivoluzionario che gli ha permesso di diventare il massimo rappresentante del cubismo.
Nato a Malaga il 25 ottobre 1881 e scomparso a Mougins l'8 aprile 1973, Picasso è conosciuto dai più per il suo capolavoro più iconico: "Guernica" è un'opera senza tempo, fatta di volti deformi, corpi sfatti e cavalli moribondi per riflettere l'insensatezza della guerra e la sua distruzione. Ma non è tutto, basti pensare che lo spagnolo è nei Gunness dei Primati come pittore più prolifico con oltre 13 mila tra dipinti e disegni e oltre 100 mila tra incisioni e litografie, senza dimenticare le 300 sculture. Ma ci sono alcuni aspetti della sua vita che non tutti conoscono: ecco 10 curiosità sul maestro andaluso.
Un nome infinito
A fine Ottocento è consuetudine battezzare i neonati con il nome dei nonni e del santo del giorno. I genitori di Pablo Picasso - don Josè Ruiz Blasco e Maria Picasso y Lopez - vanno oltre, con un nome chilometrico: Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Mártir Patricio Clito Ruiz y Picasso.
La prima mostra
Pablo Picasso firma il suo primo dipinto - "El picador amarillo" - ad appena 9 anni, evidenziando una grande padronanza della composizione e del colore. La prima mostra, invece, risale al 1895: all'età di 13 anni espone le sue realizzazioni in uno stabilmento di calle Real de Coruña.
La tragedia
Uno degli eventi che hanno segnato la vita di Pablo Picasso risale al 1901: il suicidio dell'amico pittore Carlos Casagemas, al suo fianco prima a Barcellona e poi a Parigi. Una delusione d'amore terminata in tragedia, un duro colpo per l'artista di Malaga. Da qui il periodo "blu", con opere cupe e temi oscuri come prostituzione e povertà.
L'arresto per il furto della "Gioconda"
Il 21 agosto del 1911, come per magia, la "Gioconda" di Leonardo scompare dal Louvre. Tra gli arrestati anche Picasso e l'amico scrittore Guillaume Apollinaire. Qualche anno prima, i due si erano limitati a comprare dei manufatti di arte iberica, sottratti al museo dalle mani svelte di Joseph Géry Pieret. Dopo un processo farsa, nessuna conseguenza: rilasciati con poco più di una ramanzina.
"L'orrore? Opera vostra, nazisti"
Nel 1937 gli aerei tedeschi radono al suolo con un bombardamento la cittadina basca di Guernica. Da qui il grande capolavoro di Picasso, già noto per aver dato rifugio a tanti antifascisti. Poco tempo dopo, il pittore incontra a Parigi l'ambasciatore tedesco e alcuni soldati nazisti. "Avete fatto voi questo orrore, maestro?", la loro domanda. La risposta è perentoria: "No, è opera vostra".
Picasso professione poeta
Pittore, scultore, ma anche poeta e drammaturgo. Sono infatti conservate più di 300 poesie e due opere teatrali firmate Picasso: "El deseo cogado por el Rabo" del 1941 e "Las cuatro niñas" del 1948. L'amore per la poesia sboccia a metà degli anni Trenta: "Penso che il mio lavoro come scrittore sia ampio quanto quello di pittore. Materialmente ho dedicato lo stesso tempo ad entrambe le attività", racconterà scherzosamente all'amico fotografo Roberto Otero.
La peniafobia
Un genio senza eguali, una grande personalità ma anche qualche lato oscuro come la peniafobia, ovvero la paura persistente, anormale e ingiustificata della povertà.
Corrida y flamenco
Tra le tante passioni di Picasso, l'amore per la corrida e per il flamenco. Emblematica la festa per i suoi 80 anni, del 1961: prima un tributo alla corrida con Luis Miguel Dominguín, poi un ballo scatenato nella sua casa di Mougins. Presenti tra gli altri Antonio Gades, Lucía Bosé, allora moglie di Dominguín, Paco Rabal, il pittore Manuel Ángeles Ortiz e Antonio Olano.
Un artista donnaiolo
Due matrimoni, quattro figli da tre donne diverse, decine di amanti spesso più giovani di lui: un bilancio corposo. Tra le tante innamorate, anche Françoise Gilot, una delle sue muse: passione travolgente nonostante i quarant'anni di differenza.
Aste da record
Nel 2015 la sua opera "Les femmes d'Alger" del 1955 viene venduta dalla prestigiosa casa Christie's di New York per la super cifra di
179 milioni di dollari, diventando una delle più costose al mondo. Il record verrà superato due anni più tardi dall'enigmatico dipinto "Salvador mundi" attribuito a Leonardo, acquistato per più di 450 milioni di dollari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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