Juliann Assange prevede che se fosse estradato negli Usa ci sarebbero «molte chance» di essere fatto fuori nello stesso modo in cui «Jack Ruby» ammazzò nel 1963 Lee Harwey Oswald (l'assassino di John Fitzgeral Kennedy) con un colpo di pistola fuori dal quartier generale della polizia di Dallas.
Così il fondatore di WikiLeaks, in un'intervista al «Guardian», fa appello al premier britannico perchè scongiuri questa eventualità: «Il mio destino è nella mani di Cameron».
Assange si dice convinto che per il Regno Unito sarebbe «politicamente imposibile» estradarlo negli Usa perchè è fortemente sostenuto dai cittadini britannici.
Jack Ruby, secondo alcuni storici, era legato agli ambienti mafiosi statunitensi - anche se non ci sono prove certe della sua affiliazione a questa o quella famiglia - e uccise Oswald 48 ore dopo la morte di Jfk, mentre il giovane ex Marine veniva trasferito dal commissariato di polizia al carcere.
Condannato in prima istanza alla pena di morte, Ruby morì al Parkland Ospital nel 1967 (lo stesso in cui venne decretata la morte degli stessi Kennedy e Oswald) per un tumore che gli era stato diagnosticato un anno prima. In diverse occasione, Ruby tuttavia parlò di un complotto per «farlo tacere» ed insinuò che la malattia gli era stata «inoculata».
Londra ha «il diritto di non estradare per crimini politici», ha aggiunto Assange. «Lo spionaggio è un classico caso di crimine politico, è a discrezione del governo britannico se applicare questa eccezione o no», ha detto l'australiano al quotidiano «Guardian».
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