Voglissima? Mentre vi accingete a leggere questo articolo vi assale l'irresistibile voglia di un cannolo e magari lo vorreste proprio lì, accanto a voi subito? Allora, se avete una mezza intenzione, o anche tutta l'intenzione, di soddisfare questa voglissima sappiate che ci sono in circolazione, o, meglio, online, quattro tipi sui 30 anni, tre ragazzi e una ragazza siciliani doc, pronti a raccogliere il vostro «Sos dolce» in tempo reale. E sappiate persino che sarete voi a decidere quanta ricotta metter dentro il vostro personalissimo, esclusivo cannolo. Il capo cannolo, pardon, il capo cordata, anche se nel loro quartier generale di Catania non ci sono capi ma solo «quattro personaggi in cerca di sapore», come loro si definiscono, è Sebastiano Piazza, agronomo. Come pure agronomo, compagno di studi e di avventure di vita, è Francesco che, con Sebastiano, tra un esame e l'altro all'Università, non lasciava passare un giorno senza parlare delle potenzialità e delle peculiarità alimentari della loro terra.
La famiglia di Sebastiano ha un agrumeto a Siracusa, quella di Francesco un allevamento di bufale a Nicosia, e questa è una buona base di partenza che i due non sottovalutano, ma l'idea è quella di mettersi in proprio e lanciare un marchio tutto loro, qualcosa che non possa suscitare equivoci circa la qualità e l'originalità dei prodotti che hanno già in mente di distribuire. «Il nostro desiderio era quello di creare lavoro nella nostra isola e portare nel mondo odori e sapori del nostro patrimonio gastronomico. E così, con questi presupposti - spiega Sebastiano - tre anni fa nasce il marchio Terra Siciliae. Come base sicura avevamo i salumi di bufalo, la ricotta, la mozzarella e il pecorino dell'azienda di Francesco, le marmellate e le confetture dell'agrumeto della mia famiglia, ma noi quando ci siamo sentiti pronti per cominciare, abbiamo deciso di partire scommettendo su un prodotto antico, un prodotto-simbolo che però volevamo rivoluzionare: il cannolo».
Con tutta la fantasia, come si può rivoluzionare il cannolo? «Beh, come abbiamo fatto noi, con la ricotta di bufala anziché quella di pecora, azzardando, quindi, un gusto decisamente nuovo per saggiare la risposta dei consumatori. E così, tre anni fa, ci siamo gettati nella mischia dell'Artigiano in Fiera, con un piccolo stand minimalista e abbiamo fatto il nostro ingresso nel nostro nuovo mondo. E fu un successo, perché nei giorni della fiera vendemmo qualcosa come cinquemila cannoli. Buona partenza e quindi si replica il secondo anno. Stesso luogo, stessa Fiera. Riconferma ottima: passiamo da 5000 cannoli venduti il primo anno ai 15 mila del secondo. Portiamo anche marmellate e confetture ma quello che fa da traino è il cannolo».
Soddisfatti, a questo punto, i quattro personaggi in cerca di sapore? Macché, perché la rivoluzione non è ancora completa. Secondo loro. «Già. Perché se è vero che il cannolo rivisitato in Fiera si vendeva e funzionava, ci siamo domandati come avremmo potuto fare per renderlo disponibile tutto l'anno. Facciamo un bel brain storming tutti e quattro ed ecco che spunta fuori l'idea veramente rivoluzionaria, quella del kit del cannolo, che poi abbiamo battezzato kit famiglia. In buona sostanza, non mandiamo a casa il cannolo riempito ma scomponiamo le sue parti: la cialda, la ricotta, sempre di bufala, ovviamente, e le guarnizioni, ovvero il cioccolato e il pistacchio. Tutto arriva in condizioni di massima freschezza nel giro di 24-36 ore in tutta Italia, perfettamente isolato e protetto in un contenitore polistirolo con ghiaccio secco. Con un trattamento termico di pastorizzazione a freddo che non altera la qualità del prodotto e una scadenza da chiuso, mantenuto a 4 gradi, fino 45 giorni, mentre una volta aperto, può essere conservato fino a cinque-sei giorni. Quando arriva il kit il consumatore apre la busta, preme la sache à poche che contiene la ricotta e riempie i suoi cannoli. Praticamente ognuno fa il pasticciere a casa propria e si diverte. E se considerate che la confezione grande propone dieci cannoli, allora il divertimento è assicurato. Veicolando il nostro kit con la vendita e-commerce propostaci da Artimondo debbo dire che è stato un susseguirsi di ordini».
Vi siete lasciati sedurre e ingolosire dal kit famiglia, che potremmo definire una sorta di «pronto service di (dolci)coccole»? Sebastiano Piazza non ci lascia nemmeno il tempo di chiedergli altri dettagli che già incalza con la novità introdotta in queste ultime settimane: «Il nostro passo in avanti è stato il mini kit, che abbiamo lanciato da poche settimane. Stessa filosofia, ma nella confezione ci sono solo dieci mini cannoli. Costa molto meno, 9.90 euro, e lo abbiamo pensato anche per la grande distribuzione. Così se lo trovi al supermercato, ti incuriosisci e lo porti a casa subito.
In Sicilia, dove siamo già entrati in una catena di market, i riscontri che ci stanno arrivando sono estremamente positivi e se considera che la gente dalle nostre parti è abituata a comprarsi il cannolo in pasticceria, allora dobbiamo essere doppiamente soddisfatti».
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