Atr, in due giorni un miliardo di ordini

Vola sempre più in alto ATR. Nel giro di due giorni la società aeronautica europea basata a Tolosa, controllata al 50% da Finmeccanica e al 50% da Eads, ha svelato ordini e opzioni per 50 dei suoi aerei regionali turboelica dalla compagnia aerea brasiliana Trip Linhas (40) e da quella di Taiwan Uni (10) Air, per oltre 1 miliardo di dollari di listino. I due clienti riceveranno i primi aerei già il prossimo anno e hanno fretta di metterli in servizio. Proprio per questo Trip Linhas ha fatto ricorso alle società di leasing, le quali solo da poco hanno cominciato ad acquistare aerei regionali turboelica, proprio perché la domanda di questi velivoli, con costi di gestione ridotti rispetto ai jet, sta aumentando. ATR, società guidata dall'italiano Filippo Bagnato, al quale va ascritto il merito di averla fatta rinascere quando gli azionisti pensavano di liquidarla, è ora una macchina da soldi. Con i suoi aerei da 72 e 42 posti domina il mercato e sta schiacciando la rivale canadese Bombardier. Dall'inizio dell'anno ha ottenuto 88 ordini fermi e 42 opzioni e ci sono buone prospettive per aumentare ancora il bottino prima di fine anno, sopra a quota 130, superando nettamente il record di 113 macchine raggiunto nel 2007. E anche il carnet delle opzioni sarà molto ricco, perché i clienti vogliono assicurarsi date di consegna molto strette.
La produzione fatica a tenere il passo delle vendite. ATR sforna una cinquantina di aerei all'anno, ma dal prossimo anno aumenterà i ritmi, per arrivare a 72 aerei/anno ed è possibile un ulteriore crescita. A questo punto ATR comincia a competere testa a testa con costruttori di aerei regionali, come Bombardier e Embraer che hanno in catalogo soprattutto aerei a getto. Ma con il prezzo del carburante sopra i 110 dollari al barile i turboelica come ATR hanno costi di esercizio molto vantaggiosi.


Il velivolo aggiornato serie 600, del quale sono iniziate le consegne il mese scorso è stato molto apprezzato dai clienti, perché migliora prestazioni, introduce un abitacolo con strumentazione allo stato dell'arte ed è più confortevole. I passeggeri apprezzano silenziosità e spazi e questo potrebbe favorire un ritorno del turboelica anche sul mercato statunitense.

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