Attacco del Guardian, Berlusconi: "Cantonata"

Il quotidiano inglese: "Roma fuori dagli otto Grandi, entri la Spagna". Frattini: "I nostri successi internazionali danno fastidio". Il premier: "Dalla stampa solo calunnie, non condizioneranno il vertice. Dopo gli attacchi la mia fiducia al 64,1%"

Attacco del Guardian, Berlusconi: "Cantonata"

Bucarest - Botta e riposta infuocato. Da una parte il quotidiano liberal della stampa inglese, il Guardian, dall'altra il governo italiano, più precisamente il ministro degli Esteri Franco Frattini. "Spero che esca il Guardian dai grandi giornali del mondo". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha risposto da Bucarest a una domanda sull'articolo del quotidiano britannico che ipotizza l'uscita dell'Italia dal G8 in favore della Spagna.

Berlusconi stronca la stampa estera "Una grande, colossale cantonata di un piccolo giornale" commenta Silvio Berlusconi. "Dopo tutti gli attacchi che una certa stampa italiana ha promosso nel circuito di certa altra stampa estera secondo l’ultima indagine dell’azienda che, unica, ha sempre centrato tutti i risultati delle recenti elezioni, il presidente del Consiglio italiano ha la fiducia del 64,1% degli italiani. Una situazione record. Questo credo debba essere sottolineato perché un conto è la realtà, un altro conto sono le calunnie. La stampa contraria non condizionerà il G8: non temo terremoti".

E quella italiana "Non c’è una cosa vera di quello che avete scritto. Sono tutte calunnie, dalle minorenni in poi". Così Berlusconi si rivolge a un giornalista di Repubblica mentre lascia la sala stampa di Palazzo Chigi al termine della conferenza stampa di presentazione del G8. Poco prima, nei confronti dello stesso giornalista, il premier aveva lamentato che la domanda sul Guardian provenisse "proprio da un giornalista di un quotidiano che ogni giorno getta discredito sul presidente del Consiglio".

Mano Usa nel G8 Il ministro ha poi definito una "buffonata" la notizia, riportata sempre dal Guardian, che gli Usa abbiano dovuto prendere in mano l’organizzazione del summit dell’Aquila con una videoconferenza tra gli sherpa. "È una sciocchezza" ha commentato Frattini da Bucarest dove si trova per colloqui istituzionali. Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa, Frattini decide di allargare il fronte della rappresaglia contro il Guardian ai social network. Il ministro degli Esteri commenta il duro retroscena sul G8 italiano pubblicato dal quotidiano britannico sulle sue pagine di Facebook e Twitter: "Che topica il Guardian! - è lo sfogo del Frattini internauta - Scambia l’Italia per l’Uk. Dice che gli Usa hanno preso in mano l’organizzazione del G8 dirigendo una conference call e non si accorge che si trattava invece del G20... Un caso di friendly fire (fuoco amico). Se fossero così onesti dal riconoscerlo".

L'attacco Stando al Guardian, che cita fonti diplomatiche di alto rango, i preparativi per il summit dell’Aquila sarebbero stati "talmente caotici che si è registrata una pressione crescente da parte di altri stati membri affinché l'Italia venga espulsa dal Gruppo". Secondo la stessa ricostruzione, poi, nelle ultime settimane che hanno preceduto il vertice, l'assenza di qualsiasi sostanziale iniziativa nell’agenda avrebbe indotto gli Stati Uniti a prendere il controllo della situazione. È stata Washington - scrive il quotidiano - a organizzare gli sherpa calls, gli incontri fra esperti, un tentativo estremo di dare qualche finalità al G8. Interpellato sulla vicenda dai giornalisti che lo seguono oggi in missione a Bucarest, Frattini aveva già bollato tale analisi come "una buffonata, una sciocchezza" auspicando ironicamente che "il Guardian esca dai grandi giornali del mondo".

La Farnesina smentisce È "evidente il fraintendimento riguardo alle sherpa calls citate dal Guardian" ha sottolineato il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, interpellato in relazione all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano britannico Guardian che ipotizza il rischio di espulsione dal G8 per l'Italia. "Ve nè è stata effettivamente una organizzata dagli Usa - ha aggiunto Massari riferendosi alle sherpa calls - ma per preparare il summit G20 di Pittsburgh, che si terrà a settembre in Usa, non certo per preparare l'agenda G8. Il Vertice G20 - ha aggiunto - si terrà negli Usa nonostante siano gli inglesi ad avere la presidenza G20". In secondo luogo, sempre commentando l'articolo del Guardian, il portavoce della Farnesina ha rilevato che "l'iniziativa food è un'iniziativa del nostro Paese, non degli Usa, come dimostra il policy paper che l'Italia aveva fatto circolare nel 2008 fra i partner G8. Semmai gli Usa - ha aggiunto Massari - l'hanno così apprezzata da impegnarsi attivamente, destinandovi cospicue somme di denaro. D'altra parte, a riprova della centralità che la questione food riveste nell’ambito dell'agenda della presidenza G8 dell’Italia, basti ricordare che per la prima volta nella storia del G8 su iniziativa italiana è stata organizzata una ministeriale dedicata proprio ai ministri dell'Agricoltura".

Franceschini: "Parleremo dopo" Il segretario del Pd Dario Franceschini non commenta, per ora, l’articolo del Guardian che ipotizza un’espulsione dell’Italia dal G8.

Durante una conferenza stampa, Franceschini risponde così quando i giornalisti provano a chiedere un’opinione: "Abbiamo raccolto l’appello del presidente Napolitano ad abbassare i toni dello scontro: il G8 è una vetrina internazionale per l’Italia. Abbiamo molte cose da dire, ma le diremo dopo".

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