Il salotto letterario della Maremma toscana è nel borgo medievale di Capalbio, in una piazza Magenta sempre gremita.
Tutti i giorni alle 19 ad incontrare il pubblico ci sono scrittori, saggisti, poeti, giornalisti, attori e musicistio. Nello scenario delle antiche mura senesi del XIV secolo si parla di libri e di problemi di attualità, si ascoltano la musica e le canzoni di giovani talenti italiani.
La formula di «Capalbio libri», ideata 4 anni fa da una squadra diretta da Andrea Zagami, funziona a giudicare dal successo delle serate. Il motto della rassegna, di cui è conduttore e direttore editoriale il vicedirettore di «Panorama» Pino Bongiorno, è «Il piacere di leggere. In piazza. In rete».
A questa edizione, tra il 30 luglio e il 14 agosto, hanno aderito 17 scrittori, dal procuratore di reggio Calabria Nicola Gratteri al censore della «cricca» Sergio Rizzo del «Corriere della Sera», da Lorenzo Bini Smaghi (Bce) per parlare di economia ai massimi livelli, allinquirente del caso-Ustica Rosario Priore; dal giornalista Fabio Geda per parlare di Afghanistan e Medio Oriente a Camilla Baresani per dar spazio ai sentimenti e all'attore Riccardo Rossi per abbandonarsi alle risate.
Questa volta, più delle altre, la musica ha un ruolo centrale e e i nuovi artisti sono stati scelti dal maestro Massimo Nunzi. Tutti i brani sono ispirati ai libri che vengono presentati, in un originale mix di musica e letteratura.
Per mercoledì 4 agosto, sotto la Torre Aldobrandesca, sono in programma un filosofo e un giurista, a confronto sui temi delicati della modernità: Salvatore Natoli, docente di Filosofia teoretica ed Etica sociale all'Università Milano-Bicocca e Giovanni Maria Flick, exministro di Grazia e Giustizia ed expresidente della Corte Costituzionale.
L'occasione è la presentazione del saggio di Natoli , «Il buon uso del mondo. Agire nell'età del rischio»(Mondadori, 2010). Un libro in cui l'autore parte da un lungo itinerario di riflessione sulla modernità per spiegare come la vita si sviluppa tra varie forme del fare (il lavoro, innanzitutto, ma anche il consumo, il progresso, il rischio) e il loro rapporto con quello che dovrebbe essere il vero obiettivo di ogni essere umano: un «buon uso del mondo». La domanda alla quale Natoli cerca di rispondere è complicata ma affascinante: gli uomini sono più «agenti» (soggetti capaci di realizzarsi in ciò che fanno) oppure «agiti» (elementi impersonali di una serie causale e anonima di cui non si vede nè l'inizio nè la fine)? In parole povere il filoso cerca di spiegare come diventare davvero padroni della propria vita e sentirsi liberi.
Come ogni appuntamento della rassegna, non mancherà la musica. Nunzi ha scelto di offrire agli spettatori l'esibizione di giovani artisti: Gina Trio, con la voce di Gina Fabiani, Daniele Bazzani alla chitarra e Lorenzo Feliciati al contrabbasso. Vincitori del Premio Tenco 2008, i tre interpretano con uno stile di raffinata classe la tradizione dei cantautori italiani, tra il rock, il folk e il jazz.
Ma in questi primi giorni ci sono già state anche serate molto meno «filosofiche» e più «golose». Come l' appuntamento per scoprire segreti e curiosità delle guide enogastronomiche che aiutano ad orientarsi tra le «chicche» della tradizione culinaria italiana.
Nella quinta serata di «Capalbio Libri 2010», infatti, si è indagato sui retroscena delle guide più amate d'Italia. Daniele Cernilli, direttore responsabile del Gambero Rosso e della Guida Vini d'Italia e Clara Barra, curatrice della Guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, hanno raccontato come nascono le loro guide, veri casi editoriali.
Il turismo enogastronomico è una risorsa economica molto importante per l'Italia, ma spesso è difficile orientarsi tra ristoranti, fiere, aziende agricole e agriturismi. Le guide sono un prezioso strumento per evitare raggiri e scoprire vere delizie del patrimonio gastronomico italiano. per commentarle, la voce e la chitarra di Black Friday, con Luca Sapio (cantante dei Quintorigo) e Adriano Viterbini: un duo che è energia blues all'ennesima potenza.
Ci sono stati anche momenti di ricordo, rabbia e commozione a «Capalbio Libri». Il 2 agosto, infatti, la manifestazione ha voluto ricordare i trent'anni della strage di Bologna con leletture delle «Persone-libro», in una serata dedicata al futuro del libro e all'e-book, con l'editore Elido Fazi, il presidente della Scuola librai italiani Rodrigo Dias e Katia Colucci, responsabile progetto e-reader Telecom Italia.
Chi sono le «Persone-libro»? Quelle che non recitano, ma semplicemente dicono «a memoria» e così tramandano la cultura.
In questo caso hanno citato, parola per parola, l'agghiacciante comunicato Ansa che venne diramato il 2 agosto 1980, poco dopo la scoppio della bomba, e il discorso tenuto dall'allora sindaco di Bologna. Con il linguagggio fluido della lingua parlata, sono stati poi «detti» anche i dodici articoli fondamentali della Costituzione Italiana. E ancora, brani di Italo Calvino, VirginiaWoolf e Ray Bradbury. La memoria di un testo scritto, che permette di «dirlo» e di trasmetterlo oralmente come se fosseproprio, è un dono che si fa a tutti coloro che voglionoascoltare. Una memoria importante nel giorno della commemorazione, per continuare a ricordare. Così, «Capalbio Libri» ha voluto ricordare, con lo sguardo di chi ama i libri, uno degli eventi più tragici della storia italiana degli ultimi anni.
Proprio in apertura, nella seconda giornata, al Festival «Capalbio Libri 2010» è stata anche ospitata la scrittrice Benedetta Cibrario, per presentare il libro «Sotto cieli noncuranti» (Feltrinelli, 2010).
Vincitrice del Premio Rapallo Carige 2010, la Cibrario ha parlato della nascita e dello sviluppo del suo romanzo, un intreccio di vicende giudiziarie e risvolti psicologici.
La scrittrice, giunta al suo secondo libro, dopo «Rossovermiglio» (Feltrinelli, 2007) racconta una tragedia vista attraverso gli occhi di Matilde, una ragazzina di 12 anni: un'occasione per riflettere sul complicato intreccio di emozioni che si sviluppa intorno alla morte di una bambina e al dolore dei suoi familiari.
All'incontro ha partecipato anche Grazia Attili, docente di Psicologia presso l'Università la Sapienza di Roma, e Chicco Testa, Managing director di Rothschild.
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