Alessandro Frigiola: “Dobbiamo formare i giovani medici dei Paesi Emergenti”

Il direttore della cardiochirurgia pediatrica del Policlinico San Donato di Milano protagonista del docufilm “La vita tra le mani”, scritto, diretto e prodotto da Anna Carlucci per Aurelia Productions

Alessandro Frigiola: “Dobbiamo formare i giovani medici dei Paesi Emergenti”
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Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Prof Alessandro Frigiola, direttore della cardiochirurgia pediatrica del Policlinico San Donato di Milano (luminare mondiale della Cardiochirurgia Pediatrica) alla presentazione in anteprima nazionale del docufilm “La vita tra le mani”, scritto, diretto e prodotto da Anna Carlucci per Aurelia Productions. Per la realizzazione di questo docufilm che ha emozionato una vastissima platea di persone presenti alla proiezione, Anna Carlucci ha raccolto materiali fotografici e filmati presso l’Archivio Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo corredati e montato minuziosamente e con maestria numerosi filmati di interventi e testimonianze toccanti di colleghi, amici e pazienti del famoso cardiochirurgo.

“Alessandro Frigiola ha speso la sua vita per dare una speranza a tantissimi bambini. E’ stato il pioniere della cardiochirurgia pediatrica in un’epoca in cui le cardiopatie congenite erano considerate non operabili. I suoi studi e il suo infaticabile lavoro sono stati determinanti per passare da una mortalità del 70%, negli anni ’70, al 4% di oggi. Non tutti hanno la sorte di nascere nella parte fortunata del Pianeta e nel corso di tutta la sua intera carriera questo grande medico non ha mai perso di vista l’obbiettivo di colmare tale ingiustizia, impegnandosi anche in un instancabile percorso filantropico”, racconta Anna Carlucci.

Sempre parlando di numeri il Dottor Frigiola - grazie al suo carisma ed alla sua umiltà - ha saputo catalizzare intorno a sé un gruppo di persone che, da oltre trent’anni, lo supporta e lo aiuta a portare avanti un vastissimo progetto umanitario di cooperazione internazionale a favore di paesi disagiati: quattro grandi ospedali costruiti, ristrutturazione e costruzione di terapie intensive borse di studio ai giovani, oltre 20.000 vite salvate. “Durante una mia missione in Vietnam del nord, molti anni fa, vedevo morire dei bambini che in Italia avrebbero potuto essere operati perché avevano problemi legati a una malformazione congenita del cuore. Ma in questi Paesi non avevano i chirurghi e le attrezzature e vedevo questi bambini morire senza possibilità di fare qualcosa. Questo ha stimolato in me una reazione e ho deciso di fondare l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo per favorire il progresso della cardiochirugia e neochirurgia pediatrica in tutti i Paesi Emergenti”.

Frigiola in oltre trent’anni di attività ha preso parte a più di 400 missioni in 27 Paesi del mondo aiutando e formando medici che sono diventati primari nei Paesi dove mancavano attrezzature, apparecchiature per le diagnosi. La carenza di risorse umane quali medici ed infermieri qualificati è forse una delle problematiche più gravi e complesse e molti centri ospedalieri non sono in grado di funzionare proprio per la mancanza di medici specializzati. Attualmente Frigliola è al timone di un innovativo progetto legato alla formazione dei giovani cardiochirurghi italiani e dei paesi emergenti (naturalmente per realizzare il tutto occorrono i fondi ndr). “Dobbiamo formare i giovani medici dei Paesi Emergenti, il mio progetto Esculapius, è quello di riuscire a formare in 4 anni 800 medici in 20 Paesi dell’Africa, cosa che nessuno ha mai fatto! A causa di problemi medico-legali i giovani non riescono più a imparare, La formazione dei giovani medici diventa quindi una priorità per i paesi in via di sviluppo e non solo e, nel settore della cardiochirurgia e della cardiologia interventistica in particolare, il training è lo strumento principale per imparare. Se riuscissimo a raccogliere dall’Italia fondi sufficienti per realizzare questo progetto, l’Italia avrebbe anche una visibilità enorme nei Paesi in via di sviluppo con ritorni in qualunque altro settore”.

Non essendo possibile esercitarsi direttamente sui pazienti e per ridurre i tempi di apprendimento si sta sviluppando sempre di più la formazione con simulazione su stampa 3D delle varie patologie cardiache.

Il corso di formazione e le lezioni articolate su lezioni frontali e su esercitazioni pratiche su simulatori si terranno nel

Training Center all’interno dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato proprio sotto la supervisione del Prof. Alessandro Frigiola.

Il racconto dettagliato del Professor Frigiola in questa videointervista esclusiva per ilGiornale.

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