Si chiama macedonia perché può avere tanti tipi di frutta quante sono le etnie che storicamente popolavano la regione balcanica. Mai nome fu più azzeccato, perché questa preparazione versatile e perfetta per l’estate, si può fare praticamente con ciò che si vuole. Ecco alcuni consigli per avere un risultato impeccabile e gustoso.
La scelta della frutta
La prima cosa da fare prima di preparare la macedonia è scegliere la frutta. Mele, banane, fragole, ciliegie, pesche, ma anche ananas e altra frutta tropicale. Cosa ci mettiamo? Nella decisione dobbiamo farci guidare da due principi fondamentali: prediligere frutta di stagione e selezionare quella che più ci piace. La macedonia, infatti, non ha regole ben precise, né una ricetta codificata e nell’indole ha libertà e improvvisazione.ù
Ecco perché può essere una buona soluzione per non sprecare grosse quantità che rischiano di andare a male. Questo per quanto riguarda i tipi da usare. Un altro parametro da tenere a mente è poi il grado di maturazione: un frutto troppo maturo potrebbe spappolarsi facilmente e dare meno croccantezza.
Il limone è indispensabile
Perché si preme il limone nella macedonia? Non solo per una questione di gusto. Il succo serve infatti ad evitare che la frutta s’annerisca. Oltre al limone – che può essere sostituito anche dall’arancia per un gusto più morbido – si aggiunge solitamente lo zucchero (ma se la vogliamo light si può anche evitare). Se, invece, desideriamo un tocco in più, la nostra macedonia si può aromatizzare con un liquore.
Un grande classico è il maraschino. Ma un alcolico dal sapore erbaceo pure si equilibra bene con lo zucchero. Alcuni usano il limoncello o altri liquori agli agrumi che sono più dolci ma danno un profumo inebriante. Le note agrumate ci stanno bene con la frutta, ecco perché il Cointreau, e il Grand Marnier sono scelte sempre molto apprezzate. Altro ingrediente che si può aggiungere è la menta, che serve a donare ulteriore freschezza.
I tempi
Per prepararla non ci vuole tantissimo tempo – ma molto dipende dalla quantità di frutta utilizzata e da quanta dobbiamo sbucciarne. Se abbiamo poche mele, o ci piacciono con la buccia, la macedonia può benissimo essere un piatto last minute.
Una volta tagliata a cubetti e irrorata dal limone, deve riposare almeno mezzora in frigo. Poi si può subito mangiare. Ma quanto dura la macedonia una volta preparata? Se conservata bene – in un contenitore ermetico – può durare dai tre ai cinque giorni.
Le proprietà benefiche e gli abbinamenti
Molti dicono che questo sia un piatto salutare. Non hanno torto, perché se mettiamo poco zucchero, della macedonia rimangono varie proprietà benefiche. La frutta infatti è ricca di vitamine, sali minerali e fruttosio (meno calorico dello zucchero da cucina o glucosio) che fornisce calorie prontamente disponibili all’organismo.
Se vogliamo qualcosa di più goloso, però, possiamo abbinare alla macedonia del gelato, lo yogurt e le creme. In questo modo da semplice fine pasto, si trasformerà in gustoso dessert o in una colazione speciale.
L'abbinamento con i vini
E se volessimo abbinarci un vino? Il pairing con la
macedonia non è una cosa così scontata proprio per l'acidità tipica di questa preparazione. Una soluzione che può funzionare è sicuramente quella di un vino leggero e dolce (da dessert) come il Brachetto d'Acqui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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